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Nuoto, Europei vasca corta 2021, 7 novembre. Gran finale azzurro con tante medaglie in arrivo!

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Solo finali nell’ultima giornata di gare dell’Europeo in vasca corta di Kazan e in gran parte delle gare l’Italia potrebbe essere protagonista con l’obiettivo di aggiungere qualche perla alla spedizione già da record in Russia.

Si parte con una finale che potrebbe già regalare grandi soddisfazioni agli azzurri, i 100 misti che hanno come grande favorito il campione dei 200, il greco Vazaios che può però essere insidiato dal redivivo Marco Orsi, già campione europeo nel 2017 in questa specialità e con tutte le carte in regola per tornare sul podio quattro anni dopo. peccato per Thomas Ceccon che poteva essere in corsa per una medaglia pregiata ma è uscito in semifinale a causa di un programma troppo serrato.

Grande battaglia si preannuncia nella finale dei 50 rana con due azzurri protagonisti. Nicolò Martinenghi vuole concedere il bis, dopo lo splendido oro nei 100 e il record italiano migliorato ieri in semifinale: c’è condizione fisica e mentale per tentare il colpaccio ai danni degli altri tre super favoriti, l’olandese Kamminga, che però potrebbe essere un po’ appannato dalle fatiche dei 200, il bielorusso Shymanovich che da una parte ha in corpo tanta rabbia per la sconfitta nei 100 e dall’altra in finale non riesce mai a dare il meglio di sé e il turco Sakci che sui 50 sembra avere una marcia in più rispetto alla distanza doppia. L’outsider di lusso si chiama Fabio Scozzoli, che due anni fa salì sul terzo gradino del podio, che gli Europei li ha già vinti e se dovesse indovinare una partenza delle sue sarebbe un osso duro da raggiungere per tutti i rivali.

Non ci saranno italiane al via nei 200 stile libero e un po’ di tristezza viene pensando quanto questa gara sia stata importante per l’Italia in tempi in cui magari era l’unica carta da medaglia di giornata. La favorita numero uno è la olandese Streenbergen, che ieri ha impressionato in semifinale, ma attenzione alla ceca Seemanova, l’ultima capace di battere Federica Pellegrini ad un Europeo, che non appare però al meglio della condizione.

Ci saranno due azzurri, invece, in finale nei 200 dorso uomini. Lorenzo Mora proverà finalmente a salire sul podio in un Europeo che lo ha visto compiere un ulteriore salto di qualità (ieri uno splendido record italiano), ma non abbastanza per prendere finora la medaglia e Michele Lamberti, reduce dalla classica settimana che ti cambia la vita, proverà a mettere l’ultimo sigillo ad un europeo indimenticabile. Il favorito numero uno è il campione olimpico russo Evgeny Rylov, arrabbiato al punto giusto dopo la prematura eliminazione nei 100. Attenzione anche al giovane rampollo di casa Russia Tkhachev e all’esperto polacco Kawecki.

L’onda azzurra proseguirà con la finale dei 400 stile libero: la grande favorita è la russa Kirpichnkova che ha tutto per realizzare un back to back riservato nelle ultime due edizioni in vasca lunga a Simona Quadarella che punta a prendersi la terza medaglia in attesa di tempi migliori. Al via anche Martina Rita Caramignoli.

Uno degli uomini di questo Europeo, Alberto Razzetti, d’oro nei 200 farfalla dominati nonostante la presenza del re della specialità Milak, e di bronzo nei 200 misti, prova a stupire ulteriormente nella finale di una gara, i 400 misti, che ancora non conosce benissimo come le altre due ma che lo ha visto, da “novellino”, prendersi un bronzo europeo in lunga a Budapest e la finale olimpica a Tokyo. Se la può giocare con i migliori (l’ungherese Kos e il russo Borodin) anche se 100 metri in corta a dorso per lui sono un vero Calvario. Al via anche l’azzurro Pier Andrea Matteazzi alla prima importante finale in vasca corta.

Italia da doppietta nella finale dei 50 rana donne. Benedetta Pilato ha dissipato ieri in batteria e semifinale i dubbi che riguardavano la sua condizione e ha confermato che a casa sua (i 50 lo sono) si trova sempre a suo agio, anche quando non è al meglio. Arianna Castiglioni ha tanta rabbia in corpo per il 100 che non è venuto come avrebbe voluto e ha tanta voglia di prendersi una medaglia individuale a conferma di un 2021 in chiaroscuro. Solo la russa Godun ha dato l’impressione di potersi inserire nella lotta per le medaglie più pregiate assieme alle azzurre.

La coppia di velocisti d’argento a Tokyo Alessandro Miressi e Lorenzo Zazzeri proveranno a regalare una emozione forte nei 100 stile libero. Miressi nella ISL ha confermato la sua crescita in questo tipo di gare e ieri in semifinale ha migliorato il record italiano. Kolesnykov fa paura ma questo è l’ambito dove può essere attaccato e il torinese ci proverà. Ci proverà anche Zazzeri che ha vissuto un Europeo da grande protagonista e vorrebbe lasciare l’ultimo sigillo sull’acqua di Kazan. Grinev e, in secondo piano, gli olandesi i protagonisti di una gara dall’andamento incertissimo.

Silvia Di Pietro ha una buona possibilità di prendere una medaglia individuale nella finale dei 50 farfalla che hanno come favorita d’obbligo Sarah Sjoestroem che su questa distanza ci ha costruito una miniera d’oro. La romana è entrata in finale con il secondo tempo (record italiano) e se la può giocare. Tra le protagoniste più attese l’altra azzurra Elena Di Liddo, l’olandese De Waard, la russa Surkova e la bielorussa Shkurdai che daranno vita ad una bella lotta per i gradini più bassi del podio.

Si chiude, a livello individuale, con Gregorio Paltrinieri che negli 800 stile libero sfida il tedesco Wellbrock che è arrivato in ottima condizione a Kazan e continua a sfidare l’azzurro proprio sul suo campo, quello della partenza veloce e del ritmo. Più passo e meno sprint finale per il tedesco, scottato dai Giochi olimpici, condizione buona per Paltrinieri ma se l’avversario viaggia su tempi da record del mondo, ci si può anche accontentare dell’argento.

Non si può accontentare dell’argento la 4×50 mista mista italiana che è uno squadrone e che può aspirare all’oro. Sulla carta Lamberti, Martinenghi, Di Liddo e Di Pietro (proviamo ad azzardare la formazione) se la possono giocare con tutti anche se Russia e Olanda fanno paura. E’ un degno finale di un Europeo spettacolare.

Foto Lapresse

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