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Nuoto, pagelle Europei, 4 novembre: Martinenghi perfetto! Paltrinieri e Panziera sconfitti dai più forti. Bianchi infinita
Pagelle Europei nuoto Kazan 4 novembre
L’Italnuoto non si ferma. Dopo le quattro medaglie della prima giornata e le cinque della seconda, ecco la terza giornata degli Europei in corta di Kazan da sei medaglie per un totale di 15 podi per la spedizione azzurra in Russia. Il capolavoro è quello di Nicolò Martinenghi che conquista l’o0ro nella gara più attesa del programma, i 100 rana davvero spettacolari. Gregorio Paltrinieri e Margherita Panziera trovano sulla loro strada atleti più forti al momento che non lasciano loro scampo. Lorenzo Zazzeri si prende un argento luccicante nei 50 stile libero e sono splendidi anche i bronzi di Ilaria Bianchi nei 200 farfalla e della 4×50 mista femminile. Ecco tutti i voti agli azzurri impegnati nella terza giornata di gare a Kazan:
MARGHERITA PANZIERA 7.5: Un argento da cui ripartire. Non è un oro mancato per Kira Toussaint in questo momento è la più forte e lo dimostra il grande crono fatto segnare dall’olandese. La veneta fa il suo, ci prova nella prima parte di gara e anche nell’ultima, avvicina il personale pur non essendo al massimo della condizione. Tokyo è dietro le spalle e una medaglia è sempre un ottimo toccasana.
LORENZO ZAZZERI 8: Ancora un record personale e arriva il primo alloro individuale in carriera per il toscano che conferma la sua crescita ed esce dalla vasca sospeso fra la gioia per un argento che vale, visto anche il tempo e la rabbia per quegli 8 centesimi che lo hanno diviso dall’oro che va all’ungherese Szabo. Europeo splendido finora e non è finita qui.
MARCO ORSI 6: Già esserci in questa finale ha avuto un grande significato per il Bomber che torna nel suo habitat naturale dopo tanto tempo. Non riesce ad esprimersi al meglio ma non è questa la finale individuale da cui si aspetta grandi cose il bolognese.
ILARIA BIANCHI 7.5: Infinita, quasi commovente nella determinazione con cui va a prendersi un bronzo che per lei ha un significato particolare alla fine di un anno soffertissimo iniziato a letto con il Covid. Voleva conferme per poter proseguire l’attività senza la paura di non essere più competitiva. La conferma è arrivata, così come la terza medaglia consecutiva agli Europei nei 200 farfalla.
ALESSIA POLIERI 6.5: Ci prova nelle prime due vasche ad andare in fuga e magari a sparigliare le carte ma forse la fatica dei giorni precedenti si fa sentire e quindi ripiega su una gestione intelligente della gara che la porta ad un sesto posto non certo da buttare. E’ tornata competitiva e questa è la buona notizia di Kazan per lei.
ALBERTO RAZZETTI 7.5: Mettere assieme nella stessa giornata due 200 misti e due 200 farfalla è tutt’altro che semplice. Lui ci riesce apparentemente anche senza fare troppa fatica. Mai in affanno, chiude i 200 misti al secondo posto in semifinale e i 200 farfalla con il quarto crono complessivo. Domani è in corsa per due medaglie e la condizione sembra sorreggerlo.
THOMAS CECCON 7: Da vedere è uno spettacolo. Il riscontro cronometrico conta il giusto perché l’impressione è che abbia gestito le energie in vista di un finale di Europeo da fuochi d’artificio. Se la può giocare per il podio dei 200 misti.
SILVIA DI PIETRO 8: Il suo Europeo in altalena stavolta tocca il picco più alto. Compie un piccolo capolavoro nella frazione conclusiva della staffetta mista quando riesce a superare in extremis la rivale olandese mentre Sarah Sjoestroem la passa ad altissima velocità e regala all’Italia ma si regala prima di tutto una medaglia che è al tempo stesso punto d’arrivo e punto di partenza verso la seconda parte della carriera. Bene anche nei 100 stile dove si prende un posto in finale e domani proverà a giocarsela per il bronzo.
COSTANZA COCCONCELLI 7: Mette tanto cuore in vasca nella batteria e nella semifinale dei 100 stile libero, tirando giù un secondo e tre decimi al personale in due gare ma purtroppo non le basta per essere protagonista nella finale. Una finale la disputa, quella dei 100 misti ma forse la fatica si fa sentire perché non riesce ad entrare nel vivo e chiude settima lontana dal personale. Non è finita qui.
LORENZO MORA 7.5: Si va a prendere la seconda finale del suo Europeo con due prestazioni di spessore, prima in batteria e poi in semifinale. Per la medaglia è dura ma con quella subacquea può provarci.
MATTEO RIVOLTA 7.5: La farfalla non funziona? Ecco il piano B del poliedrico nuotatore lombardo che,, prima estromette l’uomo del momento, Lamberti dalla semifinale e poi si va a prendere l’ennesima finale in carriera in un insolito 100 misto, forgiato in due anni di ISL. La voglia di riscatto che fa la differenza.
GREGORIO PALTRINIERI 8: Nuota i 1500 a 5 secondi dal suo record del mondo, a ritmi indiavolati. Un argento conquistato e non un oro mancato e secondo tentativo sugli 800 che ultimamente gli stanno regalando più soddisfazioni. Wellbrock oggi era un marziano.
DOMENICO ACERENZA 5: Ci stava il personale ieri, non ci stava la controprestazione oggi che denota una condizione ancora approssimativa. Mai realmente in gara in un 1500 dove il bronzo poteva anche essere alla sua portata. Un settimo posto che lascia con l’amaro in bocca.
FRANCESCA FANGIO 7: Dopo il personale sbriciolato sui 100 l’attesa era grande per la livornese che pasticcia un po’ in semifinale e comunque si prende il posto che le spetta nell’atto conclusivo della sua gara, i 200 rana dove ha tutte le carte in regola per prendersi il primo podio in carriera.
MARTINA CARRARO 6.5: La fatica, anche mentale, dei giorni scorsi si fa sentire ma la reazione è quella giusta. Ancora una finale nei 200 rana per la genovese di stanza a Imola che proverà a ripetere Glasgow dove fu di bronzo.
GIACOMO CARINI 5.5: Per un soffio manca l’accesso in finale che era alla sua portata. Peccato perché la condizione c’è.
ELENA DI LIDDO 7.5: Meglio a dorso che a delfino in una giornata strana. Prima si prende la finale nei 50 dorso che sono la sua specialità soprattutto in vasca corta e dove domani potrebbe anche prendersi una bella soddisfazione e poi paga un po’m dazio alla fatica nella frazione a farfalla della staffetta mista dove risulta la peggiore delle prime quattro ma tanto basta per andarsi a prendere il primo podio dell’Europeo.
SILVIA SCALIA 7.5: Tre 50 dorso in una giornata e arriva la finale nella gara individuale e la medaglia di bronzo nella staffetta mista che va ad impreziosire la sua carriera. Difficilmente avrebbe potuto chiedere di meglio, nella speranza di trovare una grande gara domani in finale.
NICOLO’ MARTINENGHI 10: La gara perfetta! Mancava solo Peaty fra i grandi interpreti di una specialità dove i campioni si sprecano. Imposta una gara coraggiosa, gagliarda, perfetta dal punto di vista tattico. Attacca fin dal primo metro ed ha le energie per accelerare anche nell’ultima vasca. Si tiene alle spalle il primatista mondiale e il campione uscente e argento olimpico. Una vittoria da urlo.
FABIO SCOZZOLI 7.5: Che gli vuoi dire? A 33 anni scende in acqua con l’entusiasmo di un ragazzino e con la gioia di chi può fare quello che più gli piace. Va a tre decimi dal personale nei 100 rana che non sempre gli erano riusciti bene anche prima dell’infortunio ai gomiti, conquista un quinto posto europeo che vale tantissimo e non è finita qui.
ARIANNA CASTIGLIONI 7: C’era una delusione forte da smaltire. Non era facile ma scende in acqua con la grinta giusta, risulta la migliore di tutte nella frazione a rana (un risultato che le può dare fiducia per la gara individuale) e si prende quel podio su cui avrebbe voluto salire ieri. Una bella reazione.
CHIARA TARANTINO 7.5: Tira giù un secondo al personale in batteria ma non le basta per volare in semifinale. E’ vicinissima alle big, avrebbe superato il turno. La velocista che serve tanto all’Italia sta crescendo e potrebbe arrivare in alto.
MICHELE LAMBERTI 7: Altro giro, altro personale sbriciolato ma stavolta, sui 100 dorso, non riesce ad essere uno dei due migliori italiani e si deve fermare ma di fatto questa piccola delusione non cambia il corso del suo fantastico Europeo.
SIMONE SABBIONI 5: Chiude con un risultato deludente. Non aveva preparato questi Europei e ora è chiamato a prendere una decisione su come e dove impostare la rincorsa a Parigi. Urge un reset: il talento c’è sempre stato, servono le scelte giuste.
FEDERICA TOMA 7: Altro personale migliorato sensibilmente, di quasi 8 decimi che nei 50 dorso sono tantissimi. Non si ferma, anzi continua in un percorso importante, esaltato da questo contesto. Applausi anche se la qualificazione non arriva.
ERIKA GAETANI 6: Avvicina soltanto il personale che era l’obiettivo dichiarato nei 50 dorso. L’esplosione a livello assoluto non è ancora arrivata ma va aspettata perché la qualità c’è.
Foto Lapresse