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Nuoto, pagelle Europei 5 novembre. Matteo Rivolta e Silvia Di Pietro MVP di giornata. Quanti record per gli azzurri

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Pagelle Europei nuoto Kazan 5 novembre

Altre tre medaglie che portano il bottino azzurro a 24 alla vigilia dell’ultimo giorno di gare, tre quarti posti e ben cinque record italiani. La penultima giornata di gare degli Europei di Kazan doveva essere la meno prolifica per l’Italia sulla carta e così è stato in termini di podi ma ha confermato quanto sia cresciuta la squadra azzurra con risultati di rilievo anche da atleti inattesi alla vigilia come i redivivi Silvia Di Pietro, in finale nei 50 farfalla con il secondo tempo e il record italiano e argento nella 4×50 stile libero mista e Matteo Rivolta, argento nei 50 farfalla con il primato nazionale. Non sono mancate le piccole delusioni. ecco tutti i voti degli azzurri in gara oggi.

MARGHERITA PANZIERA 5.5 Fatica più del previsto nella finale dei 100 dorso. Perde subito contatto con la zona medaglie e non arriva la rimonta dei tempi migliori. Tempo lontano dai suoi migliori.

MATTEO CIAMPI 7 Stavolta niente podio ma sono bravi gli altri perché lui ritocca il suo personale in una gara che non sempre lo aveva visto protagonista in passato. Al momento è l’uomo di riferimento per l’Italia nei 200 e nei 400.

MARCO DE TULLIO 5 Il suo Europeo in altalena si chiude con una prestazione nettamente al di sotto delle aspettative. Parte in difesa, come spesso gli accade ma stavolta non cambia passo e chiude lontano dai primi e dai suoi migliori tempi fatti segnare non più tardi del giorno prima, per ben due volte. Sembra proprio sia mancata la benzina.

ELENA DI LIDDO 7 Record personale ma non basta per tornare sul podio continentale due anni dopo l’argento di Glasgow. Non è ancora Di Liddo scintillante di due anni fa, anche se è sulla strada giusta e si vede. Le stanno davanti tre specialiste di livello mondiale e lei non è lontana. Si prende anche la finale dei 50 e domani può riprovarci.

ILARIA BIANCHI 6 Svela a fine gara di essere vittima di una tendinite all’altezza del bicipite e allora già esserci nell’ennesima finale europea è un successo. Sente dolore da due giorni, dopo la finale dei 200 e comunque la sofferenza non le fa paura. Si è buttata e se l’è giocata fino in fondo.

COSTANZA COCCONCELLI 8 Prima medaglia della carriera a livello internazionale. Se la prende con una bella ultima frazione della 4×50 stile libero mista nella quale resiste al ritorno della Russia, che l’appaia al secondo posto, e soprattutto della Polonia con la scatenata Wasick. Quarto posto senza rimpianti nei 200 misti per la bolognese che ama questa gara e la affronta nel modo migliore possibile, migliorando ampiamente il personale (di mezzo secondo) e entrando nell’elite continentale della specialità.

SARA FRANCESCHI N.G. Piccolo attacco influenzale e seconda parte dell’Europeo che va in fumo. Del resto non poteva essere lei quella opaca di ieri in batteria e semifinale e nemmeno quella di stamani nella batteria dei 200 stile, lontanissima dal personale.

MATTEO RIVOLTA 9 E’ l’uomo del giorno per l’Italia. A Copenhagen fu il re dei 100, qui va a prendersi un argento luccicante nei 50 farfalla dopo un avvio di Europeo senza gloria. Ci mette anche il record italiano con Szabo che per batterlo va a eguagliare il record del mondo. Sembrava al capolinea ma la vasca corta lo ha rivitalizzato.

THOMAS CECCON 8 Altro giro, altra medaglia. Peccato che sia l’ultima in questo Europeo per Ceccon che fa stravedere, ovunque gareggi. Il veneto si prende il bronzo nei 50 farfalla, con un pizzico di rammarico perché Rivolta gli strappa dal collo argento e record italiano. Un bronzo che costa a Ceccon la qualificazione per la finale dei 100 misti. Passano tre minuti tra l’arrivo della finale e la partenza della semifinale: troppo pochi per permettergli di recuperare. Scusatissimo.

MARCO ORSI 7.5 Vince in scioltezza la semifinale e scalda i motori per l’attesa sfida all’ultimo sangue per l’oro con il greco Vazaios. E’ lì, protagonista, ai massimi livelli e questa è già una grande notizia.

ARIANNA CASTIGLIONI 6.5 Non ha più la condizione di qualche settimana fa. Spende tanto al mattino per qualificarsi, ha poca birra in corpo al pomeriggio dove risparmia anche un po’ di energie. Domani dovrà dare tutto per portare a casa la medaglia tanto attesa.

BENEDETTA PILATO 6.5 Non è Pilato dominante che abbiamo imparato a conoscere. La frequenza di bracciata è quella di sempre, l’efficacia in acqua no. Non entrerà in finale con il miglior tempo ma, a dispetto della giovane età, sa come si vincono certe gare e la voglia di combattere non le è mai mancata. E’ ancora la favorita anche se la condizione non è ottimale.

FABIO SCOZZOLI 7.5 Ha 33 anni, arriva praticamente da un anno e passa di inattività per infortunio, si trova a fianco schegge che quando lui vinceva i primi titoli internazionali erano poco più che bambini, ma non demorde. In semifinale nei 50 rana fa segnare un tempo vicino al personale e si prende la seconda finale dell’Europeo. Per la medaglia è dura ed è dura anche accettare che il suo compagno di squadra lo depredi del record italiano ma per lui, adesso, conta esserci da protagonista.

NICOLO’ MARTINENGHI 8 Spaziale! Ogni volta che scende in acqua si migliora e lo fa su livelli stratosferici. Vince la semifinale con il record italiano a 8 centesimi dal record europeo, a 12 dal record del mondo. Domani sarà battaglia ma lui è pronto ad uscirne vincitore anche se non dovesse arrivare l’oro.

ALESSANDRO MIRESSI 8 Scende in acqua con il chiaro obiettivo di fare il tempone e ci riesce anche se la distribuzione delle energie, in vista della finale, va un po’ rivista. Record italiano dei 100 e chiara candidatura a protagonista della finale dove si preannuncia una battaglia epocale con Kolesnikov. Non contento si va a prendere la seconda medaglia d’argento dell’Europeo con una prima frazione di staffetta 4×50 stile libero mista niente male.

LORENZO ZAZZERI 7.5 Un’altra finale conquistata con il personale, un’altra medaglia d’argento, la terza, del suo europeo (impreziosito dall’oro con record del mondo nella 4×50 mista). Nella semifinale dei 100 prova a tenere il ritmo dei russi ma alla fine si deve arrendere facendo comunque segnare il record personale che gli vale l’ingresso in finale. Nella seconda frazione della 4×50 stile libero mista tutti si aspettano l’ennesimo tempone da 20”2 che stavolta, anche per la fatica accumulata, non arriva. L’Italia è comunque da podio e lui merita gli applausi.

SILVIA DI PIETRO 9 E’ la donna del giorno e fa piacere vederla sorridente sul podio dopo quello che ha passato negli ultimi tre anni. Record italiano e finale con il secondo tempo nei 50 farfalla dove sfiora l’under 25” e la vittoria di prestigio contro Sjoestroem e poi, dulcis in fundo, l’argento nella 4×50 stile libero mista. Ha trovato la condizione strada facendo e adesso può regalarsi altre belle soddisfazioni.

ALESSANDRO PINZUTI 7 Resta in scia al compagno di allenamenti Martinenghi ma soprattutto migliora notevolmente il record personale scendendo per la prima volta sotto i 27”. Lascia Kazan senza le finali che seppe conquistare a Budapest ma molto rinfrancato.

FEDERICO POGGIO 6 Resta a un decimo dal personale nei 50 rana. Non è al meglio della condizione e si vede ma non rinuncia a lottare.

MARTINA CARRARO 6 I 200 del giorno prima si fanno sentire tutti nelle braccia e nelle gambe della campionessa dei 100 che si deve arrendere con un tempo comunque di buon livello che le avrebbe dato anche il lasciapassare per la finale. In Italia, oggi, va così: una delusa agli Europei c’è sempre, stavolta tocca a lei.

FRANCESCA FANGIO 7 Come si festeggia il primo podio continentale nei 200 rana? Con il personale nei 50, migliorato di tre decimi a poche ore da una finale massacrante per il fisico e per la mente. Eliminazione scontata ma l’applauso lo strappa.

LEONARDO DEPLANO 7 Una mattinata da leone. Prima il personale, per la prima volta sotto i 47” nei 100 stile libero e poi una bella frazione in staffetta che apre la strada alla qualificazione dell’Italia alla finale della 4×50 stile mista.

FILIPPO MEGLI 6 Una piccola consolazione il buon (per lui che non è uno specialista) 21”9 lanciato nella seconda frazione della staffetta mista.

CHIARA TARANTINO 6.5 Pur senza strafare, compito svolto in modo efficace e concreto nella terza frazione della staffetta in batteria.

Foto: LaPresse

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