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Parigi-Bercy 2021, Jannik Sinner e Carlos Alcaraz: numeri e statistiche a confronto

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Parlare di Jannik Sinner e Carlos Alcaraz, oggi, vuol dire riferirsi a due mondi che sono al momento ben diversi e distinti tra di loro. Questo per un motivo molto semplice: l’uno è già una realtà del tennis mondiale, in lotta per le ATP Finals di Torino, il tutto a soli tre anni e mezzo dal primo ingresso nel ranking. Il secondo, invece, pur avendo anch’egli per buona misura bruciato le tappe, è ancora in una fase della carriera nella quale deve ancora acquisire un processo di maturazione.

Numero 9 del mondo l’uno e 35 l’altro, sono entrambi alla prima volta in questo torneo. Ci arrivano con due record a livello ATP che, per forza di cose, sono completamente diversi: 45 vittorie e 19 sconfitte per l’italiano, 25 e 16 per lo spagnolo. Ben diverso lo status di partenza: l’altoatesino ha iniziato la stagione da numero 36 del mondo, quasi la stessa posizione attuale del murciano, che però al via del 2021 si collocava al numero 141.

Ben diversi, chiaramente, i pesi dei tornei vinti dai due giocatori fino ad ora nell’annata. Per quel che riguarda Sinner, l’inizio è stato Melbourne, in uno dei due 250 creati prima degli Australian Open. Sono arrivati poi il primo 500, a Washington, e i due 250 indoor a Sofia e ad Anversa. Di rilievo inoltre la finale del Masters 1000 di Miami, le semifinali nei 500 di Barcellona e Vienna, oltre ai due ottavi Slam al Roland Garros e agli US Open.

Alcaraz, invece, proprio a New York ha raggiunto i quarti; in termini di altri risultati rilevanti, ha vinto il suo primo torneo ATP 250 a Umago, nello scorso luglio, e ha colto la sua prima semifinale in un 500 a Vienna. Per lui semifinali anche nei 250 di Marbella e Winston-Salem.

Nell’anno in corso sono due i top ten battuti dall’azzurro: il russo Andrey Rublev nei quarti a Barcellona e il norvegese Casper Ruud sempre nei quarti a Vienna. Due, dato che è anche quello totale per lui, ne ha sconfitti l’iberico, e cioè il greco Stefanos Tsitsipas nella battaglia di cinque set nel terzo turno degli US Open e Matteo Berrettini (che avrebbe poi rinunciato a Parigi-Bercy per rimettersi da un piccolo problema al collo) ai quarti in quel di Vienna. Complessivamente, invece, Sinner è a quota 5 giocatori nei primi dieci battuti (si aggiungono, in chiave 2020, il belga David Goffin, Tsitsipas e il tedesco Alexander Zverev).

Sinner possiede un 71% di punti vinti con la prima in stagione contro il 67% di Alcaraz, con l’italiano che ne mette in campo qualcuna, a livello percentuale, in meno (60.1%-63%). 53.3%-52.3% invece per quel che riguarda i punti vinti sulla seconda, ma l’altoatesino è più bravo a tenere i turni di battuta (80.5%-74%). Entrambi chiedono tanto alla risposta: lo spagnolo va leggermente meglio contro la prima (32.2%-33.7%) e sulla seconda (52.1%-52.6%). 27.1%-31.1% il computo dei game in risposta vinti, con l’italiano però migliore nel cinismo sulle palle break (43.3%-42.5%). Salva inoltre il 64.5% delle volte palle che potrebbero costargli la battuta, contro il 58.4% del suo avversario odierno.

Foto: LaPresse

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