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Parigi-Bercy 2021, Novak Djokovic: “Incredibile superare il mio idolo d’infanzia Sampras”. Medvedev: “Contro di lui è sempre una sfida”

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Novak Djokovic e Daniil Medvedev sono pronti a sfidarsi per la decima volta in carriera (bilancio di 5-4) nella finale del Masters 1000 di Parigi-Bercy. I due giocatori, dopo le rispettive sfide di ieri contro il polacco Hubert Hurkacz e il tedesco Alexander Zverev, hanno parlato tanto degli avvenimenti in campo quanto delle prospettive. E, in un caso, anche di primati battuti.

In particolare, quest’ultimo riferimento è a Djokovic, per la settima volta numero 1 a fine anno, meglio anche di Pete Sampras: “Sono molto orgoglioso di quello che ho raggiunto. E’ incredibile essere di nuovo numero uno a fine anno e superare il mio idolo d’infanzia. Mi sento sopraffatto da tutte queste emozioni così fantastiche che ho sentito. Condivido questo obiettivo raggiunto con tutti quelli che mi hanno sostenuto durante questo tempo, specialmente con la mia famiglia e il mio team“.

Poi ancora: “Essere il numero uno per più settimane di tutti è già qualcosa che è in cima a ciò che si può conseguire nel nostro sport. Dall’altra parte, però, finire l’anno per la settima volta come numero uno richiede un compromesso totale durante tutta la stagione, e giocare il miglior tennis nei migliori tornei. Ho giocato al mio miglior livello negli Slam ed è lì che ho guadagnato la maggioranza dei miei punti. Non ho giocato molti tornei minori, ed è qualcosa che continuerò a fare nella prossima annata: scegliere bene cosa giocherò e focalizzarmi su quello“.

Su Medvedev: “L’ultima volta mi ha chiaramente surclassato, in Australia fui io a farlo. Spero di aver imparato dall’ultima partita che abbiamo giocato a New York. L’ho visto gicare un po’ contro Zverev ed è a un gran livello, molto solido, senza sbagliare e colpendo realmente bene. Gioca al suo massimo le partite importanti. Ci siamo allenati insieme una decina di giorni prima di venire a Parigi. Mi aspetto che per il bene del tennis sia una partita emozionante“.

Queste invece le parole del russo, numero 2 del mondo: “Quando vinci 6-2 6-2 non devi cambiare proprio niente. Il punteggio, ad ogni modo, non riflette quanto visto in campo. Ci sono state situazioni in cui Zverev avrebbe potuto rompermi le uova nel paniere. Ci sono stati alcuni 15-40 che non ha sfruttato. A volte il tennis è questione di mettere una palla sulla riga per darti respiro. Sapevo che avrei dovuto essere concentrato fin dall’inizio. Questo è stato fondamentale per le mie speranze di vincere. Poco a poco, con i minuti, ho iniziato a leggere il suo gioco. Oggi il mio tennis ha funzionato perfettamente per arrivare alla vittoria e a una nuova finale 1000“.

Sul confronto con Djokovic: “Abbiamo già giocato molte partite, ma ogni incontro è diverso. Non è così importante che nel confronto diretto si sia 8-0 o 10-0. Ogni partita ti aiuda a livello tattico o mentale. Per esempio, la finale degli Australian Open mi ha aiutato tantissimo al momento di affrontare quella degli US Open. Vincere il primo Slam pochi mesi fa mi aiuterà nella partita di domani. Sono certo che Nole tenterà di cambiare qualcosa e di non ripetere gli errori di Flushing Meadows. Così è il tennis. Contro alcuni hai vinto alcuni mesi prima e puoi prendere confidenza con questo, con Novak sai che può batterti anche se l’hai battuto prima“.

Foto: LaPresse

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