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Parigi-Bercy, Carlos Alcaraz più solido in tutti i fondamentali. Jannik Sinner ancora in formazione
Niente da fare. Jannik Sinner deve inchinarsi all’ardore e alla grande qualità di Carlos Alcaraz nel secondo turno del Masters1000 di Parigi-Bercy. Sul veloce indoor francese l’iberico ha dimostrato ancora una volta di giocare con grandissima personalità, sciorinando l’ennesima prestazione da 10 in pagella, valsa il 7-6 (1) 7-5.
Il tennis di Sinner è stato disinnescato dall’iberico che ha saputo mischiare spesso le carte e mettere in mostra un repertorio più completo. Non a caso il saldo dei vincenti e degli errori non forzati è stato favorevole al classe 2003 che, a fronte di 25 gratuiti, ha messo a segno 24 winners, mentre l’azzurro di colpi vincenti solo 13 e con 26 errori non forzati.
Alcaraz non ha sofferto la pressione da fondo del tennista del Bel Paese e con il dritto ha saputo spesso ribaltare l’inerzia dello scambio, costringendo l’italiano a recuperi difficoltosi. Pertanto, in questo discorso, vanno considerati gli errori provocati dal pressing dell’allievo di Juan Carlos Ferrero.
Indubbiamente, poi, l’aspetto psicologico ha avuto un suo peso: Alcaraz ha potuto giocare, già avendo confidenza con il campo grazie al primo turno parigino e senza nulla da perdere; per Sinner c’era l’importanza del risultato in ottica Finals. Ecco che gli errori di questo match sono stati anche frutto di una tensione dettata da quello che è un obiettivo ancora possibile, seppur assai complicato.
Di sicuro, il responso di questa sfida è che Alcaraz è un talento notevole, con un bagaglio tecnico e fisico superiore a Sinner. Vedremo nelle prossime ‘puntate’ che cosa accadrà, visto che entrambi sono in una fase di formazione.
Foto: LiveMedia/Jean Catuffe