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Riccardo Piatti su Jannik Sinner: “Distrutto per le Olimpiadi, ieri ha sanato la ferita. Il gesto per Berrettini? Ci ha sorpreso”

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Jannik Sinner è reduce dalla bellissima vittoria contro Hubert Hurkacz alle ATP Finals. Il tennista italiano ha dominato il polacco sul cemento indoor del PalaAlpitour di Torino e ha fatto saltare il banco al suo esordio nella manifestazione, dove è subentrato in seguito all’infortunio di Matteo Berrettini. Il 20enne tornerà in campo giovedì 18 novembre (ore 21.00) per incrociare Daniil Medvedev, numero 2 al mondo e vincitore degli US Open: il nostro portacolori cercherà il colpaccio col russo, sperando che nel pomeriggio Hurkacz batta il tedesco Alexander Zverev. Questa è l’unica strada per puntare a una difficile qualificazione alle semifinali.

Jannik Sinner, ora rientrato al decimo posto del ranking ATP, si è reso protagonista di un bel gesto al termine dell’incontro di ieri: si è avvicinato alla telecamera e ha scritto un messaggio di stima nei confronti di Matteo Berrettini, accompagnato da un cuoricino. Riccardo Piatti, allenatore dell’altoatesino, si è soffermato su questo aspetto in una dichiarazione rilasciata alla Gazzetta dello Sport: “Non lo aveva certo programmato. Anzi ha stupito anche noi. Lui è un ragazzo che non esprime spesso le sue emozioni, ma la vicenda di Matteo l’ha certamente colpito. Fanno lo stesso mestiere, lavorano per raggiungere certi risultati e nessuno meglio di loro può capire cosa si prova“.

Riccardo Piatti è tornato anche sull’assenza di Jannik Sinner alle Olimpiadi di Tokyo 2020: “In estate era scombussolato, ha dovuto rinunciare ai Giochi ed è ovvio che ne abbia sofferto. Alcuni attacchi lo hanno ferito, ma la sua risposta è sempre la stessa: lavorare, scendere in campo e dare tutto. E la festa di ieri ha sanato quella ferita“.

Sul match di domani contro Medvedev: “Ha perso due volte con lui. E la seconda volta ha già giocato meglio. Sono curioso di vedere come andrà stavolta e per questo sono felice che si affrontino. Perché è vero che Djokovic è il giocatore più forte al mondo, ma Medvedev è il più caldo e il più in crescita del momento. Giocare le Finals e entrare nella Top 10 era l’obiettivo di inizio anno. Ma non dobbiamo sentirci arrivati, la strada è ancora lunga. Questo era solo un gradino della scalata“.

Foto: Lapresse

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