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Rugby, il novembre dell’Italia. Prima gli All Blacks, poi l’Argentina e la chiusura ‘morbida’ con l’Uruguay

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Torna l’Italrugby in campo e lo fa sabato prossimo allo Stadio Olimpico di Roma, quando affronterà gli All Blacks nel primo match delle Autumn Nation Series, il nuovo nome dato ai tradizionali test match autunnali. Prima sfida che anticipa i match contro l’Argentina a Treviso e quello con l’Uruguay a Parma.

Esordio durissimo, dunque, per gli azzurri di Kieran Crowley che affrontano la bestia nera All Blacks, una delle tre nazionali che l’Italia non ha mai battuto. 15 precedenti e 15 sconfitte per gli azzurri che vanno a sfidare una squadra che arriva dopo il successo nella Rugby Championship, dove ha vinto cinque partite su sei. Italia, invece, ferma dal Sei Nazioni e che si presenta con un nuovo tecnico, un nuovo capitano – Michele Lamaro – e tanti esordienti.

Se l’esordio è proibitivo, tanto interesse invece per la seconda sfida in programma. Quella del 13 novembre a Treviso contro l’Argentina. Con i Pumas l’Italia non vince dal 2008, ma anche gli argentini non stanno vivendo un momento fantastico e nell’ultima Rugby Championship sono usciti con 6 sconfitte in altrettanti match. È probabilmente la partita cartina tornasole delle aspettative per gli azzurri l’anno prossimo e nel prossimo Sei Nazioni.

Infine, si chiude con un match da non perdere. Nel senso che l’Italia non può permettersi di perdere contro l’Uruguay il 20 novembre a Parma. I sudamericani sono una delle squadre emergenti che più si è messa in mostra negli ultimi anni, ma non può essere uno spauracchio per gli azzurri. È vero che l’Uruguay ai Mondiali 2019 ha saputo sorprendere e battere le Fiji e che poche settimane fa ha staccato il biglietto per Francia 2023 battendo gli USA, ma i sudamericani sono sulla carta inferiori all’Italia e dai ragazzi di Crowley ci si aspetta una vittoria netta e convincente.

Foto: Nderim Kaceli / DPPI -LPS

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