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Rugby, Italia-Argentina: Crowley “Allarghiamo la base da qui al 2023. Con l’Argentina per il risultato”

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Secondo appuntamento autunnale per l’Italia del rugby, che dopo aver affrontato gli All Blacks a Roma sabato scorso domani ospiterà l’Argentina a Treviso. Un match molto diverso da quello d’esordio, dove contava la prestazione più del risultato. Con i Pumas, invece, non si guarderà solo a come giocheranno gli azzurri, ma anche a quanto sapranno concretizzare. Puntando alla vittoria.

Con l’annuncio della formazione il ct Kieran Crowley ha spiegato le sue scelte – con cinque cambi effettuati nel XV titolare e due esordienti in panchina – e soprattutto ha messo in chiaro quale sia la sua missione da qui ai Mondiali di Francia 2023. “Dobbiamo creare profondità. Per esempio abbiamo pilone come Riccioni o Fischetti titolari spesso, ma bisogna creare spazio anche per gli altri. Nemer a sinistra o a destra? Alla Coppa del mondo potremmo pensare di portare 5 piloni, per cui serve che qualcuno sia in grado di giocare in entrambi i ruoli. La Nazionale A ci permette di allargare le possibilità. Per esempio Steyn, che ha giocato contro gli All Blacks, per questa settimana farà parte di questa selezione. Sabato scorso ha giocato Giammarioli, adesso ci sarà Licata” ha dichiarato il coach.

Prima di guardare all’Argentina il coach neozelandese ha rivolto un ultimo sguardo alla sfida contro gli All Blacks, punto di partenza della sua avventura in azzurro. “Abbiamo tracciato una linea: vogliamo guardare avanti e mostrare progressi sin da subito. L’atteggiamento mostrato contro la Nuova Zelanda è stato buono, ma nella prossima partita servirà fare ancora di più per portare a casa un risultato importante contro l’Argentina” le sue parole.

Infine, ecco lo sguardo che si volge ai Pumas. “L’Argentina ha battuto la Nuova Zelanda l’anno scorso e ha giocato una partita molto buona contro la Francia la settimana scorsa. Ha degli avanti molto forti e molti dei loro giocatori militano in Premiership e Top14. Sarà una sfida importante” ha concluso Crowley.

Foto: Alessio Tarpini – LPS

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