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Rugby, Italia: difesa e atteggiamento hanno spaventato gli All Blacks, ma ora serve l’attacco

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Una sconfitta aspettata, ma un punteggio che non rende giustizia all’Italia di Kieran Crowley, che ieri a Roma ha perso 47-9 contro gli All Blacks, ma per un’ora ha tenuto i neozelandesi sulle spine ed è crollata solo nel finale. Italia che ha mostrato tante note positive per il prosieguo del novembre ovale, mentre i limiti si son visti palla in mano.

“Oggi abbiamo segnato una linea sulla sabbia, si parte da quanto fatto in campo per costruire il nostro futuro. Contro avversari di questa caratura contava la prestazione, l’atteggiamento mentale” ha dichiarato Kieran Crowley dopo il match. Difesa e carattere. Questo è ciò da cui ripartiranno gli azzurri fin da oggi in vista del match contro l’Argentina. Nonostante si sapesse che la Nuova Zelanda era nettamente superiore all’Italia (e poco conta che fosse una versione rivista e corretta, con tanti giovani in campo), Lamaro e compagni non sono entrati in campo già sconfitti nella testa. Una difesa aggressiva, sempre sul piede avanzante, che ha prodotto una serie enorme di placcaggi duri, ha portato gli All Blacks a commettere molti errori e ha tenuto il punteggio inchiodato sullo 0-0 per quasi mezz’ora.

Michele Lamaro ha dimostrato di aver già preso in mano la squadra, mentre le prestazioni difensive di Fuser e Negri sono state magistrali. Varney, ma soprattutto Garbisi, hanno confermato che la mediana italiana ha trovato una coppia giovanissima ma già di grande livello su cui costruire il futuro, mentre dietro hanno spiccato per qualità e tecnica in particolare Zanon e un indiavolato Monty Ioane, sicuramente il più spettacolare in campo.

“Se analizziamo la nostra performance difensiva, i dati parlano da soli: circa 190 placcaggi positivi, grazie ai quali abbiamo messo gli All Blacks sotto pressione con un lavoro chiaramente molto duro per noi, che alla lunga ha presentato il suo conto. Siamo entrati nell’ultimo quarto di gara sul 21 a 9, e questo è certamente un dato importante per noi” ha continuato Kieran Crowley, mettendo così in risalto cosa di positivo si è visto all’Olimpico.

E se l’Italia riparte da difesa e carattere, da cambiare in vista dell’Argentina sono attacco e touche. Troppe le palle perse in rimessa laterale dagli azzurri, con l’Italia che si è vista troppo poco nei 22 avversari per poter realmente rendersi pericolosa. Le folate di Minozzi, Zanon e Ioane sono state bellissime, ma partendo da troppo lontano non possono convertirsi in occasioni da meta contro squadre attrezzate come gli All Blacks. Con l’Argentina servirà più concretezza e più spavalderia palla in mano, ma la prima di Kieran Crowley è sicuramente un battesimo più che positivo.

Foto: Luigi Mariani – LPS

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