Rugby
Rugby, Test Match: l’Italia vince, ma che brutta con l’Uruguay
Si è chiuso al Lanfranchi di Parma l’autunno dell’Italia ovale e gli azzurri di Kieran Crowley sono tornati alla vittoria (la prima dagli ultimi Mondiali 2019) contro l’Uruguay. Era il match da vincere in questo novembre per l’Italia ed è arrivata la vittoria, anche se i sudamericani hanno fatto soffrire troppo una squadra azzurra oggettivamente brutta.
Avvio del match non facile per gli azzurri, con l’Uruguay che prova a fare la partita, ruba anche un pallone e si mette nella metà campo dei ragazzi di Crowley. Ma subito la mischia azzurra obbliga al fallo gli ospiti, touche, maul, ancora un fallo e Garbisi va sulla piazzola, ma sbaglia il primo piazzato di novembre. Italia che ora ha preso in mano il match, anche se fatica a rendersi pericolosa. Molto indisciplinato l’Uruguay e al 12’ da una touche in attacco il pallone arriva all’estrema destra e l’esordiente Pierre Bruno schiaccia e Italia avanti 7-0. Ancora un fallo ospite, ancora una touche sui 5 metri, ma questa volta viene rubata la rimessa e nulla di fatto. Un placcaggio alto di Negri al 19’ manda Favaro sulla piazzola per l’Uruguay e il primo quarto di gioco si chiude sul punteggio di 7-3.
Cerca di rialzare la pressione l’Italia, ma difende bene l’Uruguay. Momento di stanca per gli azzurri, che non riescono a imporre la loro superiorità e, anzi, commettono un paio di falli di troppo. Prova a cambiare marcia l’Italia, ma ancora una volta l’indisciplina costa cara. Insistono gli azzurri, al 33’ obbligano all’ennesimo fallo l’Uruguay e cartellino giallo per il mediano di mischia sudamericano. Il vantaggio numerico, però, non si traduce in un cambio di passo azzurro, con gli ospiti che gestiscono il pallone a lungo e solo allo scadere Garbisi aggiunge tre punti dalla piazzola dopo un paio di occasioni sprecate e si va al riposo sul 10-3.
Parte forte l’Italia nella ripresa, domina i primi minuti di gioco, porta gli uruguaiani a commettere una serie di falli, ma quando Luca Bigi sta per schiacciare in meta fa un doppio movimento e occasione sprecata. Si arriva, così, al 53’ quando dall’ennesima touche parte la maul italiana e il neoentrato – ed esordiente – Haime Faiva prende l’ovale e schiaccia per il 17-3 per l’Italia. Potrebbe essere la meta che cambia il match, ma azzurri che continuano a sbagliare, sono troppo fallosi, sprecano occasioni e, addirittura, all’ora di gioco è Sanguinetti a partire e schiacciare. Meta Uruguay e punteggio sul 17-10.
Non cambia la musica nell’ultimo quarto di gioco. Italia che domina in teoria possesso e territorio, ma commette continuamente errori banali e spreca i possessi e arretra nel territorio. Ci provano Brex, Bruno e Ioane, ma si isolano spesso e non riescono a fare male in un match che non convince. Al 72′ bella azione di Bruno, ma poi un buon Fusco non trova Ioane al largo e ancora una volta nulla di fatto. E, così, è l’Uruguay a tornare a spingere, con l’Italia che regala banali possessi agli avversari. Momentidi nervosismo, con l’Uruguay a un passo dalla linea di meta. Cartellino giallo a Fischetti per placcaggio in anticipo e dalla touche seguente l’Italia difende benissimo, obbliga al tenuto e azzurri che si salva nel momento più critico. Italia che può chiudere in attacco, difendere il vantaggio minimo e vince, pur senza convincere. Anzi.
Foto: Valerio Origo – LPS