Seguici su

Rugby

Rugby, Test Match: un’Italia molto bella fa soffrire gli All Blacks, che poi però dilagano nel finale

Pubblicato

il

Italia coraggiosa, aggressiva e che nel primo tempo mette in difficoltà i maestri neozelandesi, ma col passare del tempo gli All Blacks salgono di livello ed il gap previsto alla vigilia si vede anche sull’erba dell’Olimpico. Perdono gli azzurri, ma escono dal campo a testa alta al termine di un buonissimo match contro la Nuova Zelanda, che dilaga solo nel finale.

Rischia subito in avvio l’Italia, con un pallone aereo che McKenzie afferra, ma viene ribaltato da Ioane che però non viene punito. All Blacks che nei primi minuti fanno il match, ma Italia che difende con ordine e non corre mai rischi, anzi forza i neozelandesi all’errore più volte. E all’ottavo minuto la pressione italiana mette in difficoltà gli ospiti, che arretrano e poi commettono un avanti forzato nei propri 22, offrendo la prima vera chance della partita all’Italia. Fallo All Blacks, touche sui 5 metri, prolungata azione, ma Italia che arretra e ancora un’infrazione ospite. Touche persa e nulla di fatto. Ottima la difesa azzurra ed ennesimo pallone perso dalla Nuova Zelanda, insistono i tutti neri, che però perdono anche loro una touche e si rimane sullo 0-0 dopo 15 minuti di gioco. Difesa azzurra molto aggressiva e All Blacks che non riescono a costruire il loro gioco logorante. Molto fallosi gli ospiti nei punti d’incontro, ma Italia che perde troppe touche e non concretizza le occasioni nel primo quarto di gioco.

Italia sempre molto aggressiva in difesa e neozelandesi che faticano tantissimo a gestire il pallone. Prova a cambiare ritmo la squadra di Ian Foster, che inizia ad innervosirsi di fronte ai tanti placcaggi italiani che forzano una serie di in avanti ai neozelandesi. Al 28’, però, si sblocca il risultato con gli All Blacks che sfruttano un’indecisione azzurra e vanno oltre con Finlay Christie per il 7-0. Hanno cambiato ritmo ora gli ospiti, soffre l’Italia e al 31’ è Dane Coles a schiacciare partendo dalla maul e Nuova Zelanda che scappa via sul 14-0. Prova a reagire l’Italia con le gambe di Monty Ioane e Federico Mori, ma non riesce a fare male. Al 37’ una bella difesa aggressiva di Minozzi obbliga nuovamente al fallo e questa volta Garbisi va sulla piazzola e primi punti azzurri. Immediata la reazione dei tutti neri che conquistano una touche sui 5 metri ed è ancora Dane Coles ad andare oltre e punteggio che allo scadere del primo tempo va sul 3-21. E a cronometro rosso ancora un fallo degli ospiti e Paolo Garbisi manda le squadre negli spogliatoi sul 6-21.

Copione che non cambia a inizio ripresa, con gli All Blacks che hanno il possesso, ma difesa azzurra attenta e pallone perso. Ancora un errore di McKenzie, ancora un fallo e occasione azzurra nei 22 avversari, ma ancora un errore in touche. Al 49’ touche tutta nera sui 5 metri, ancora Coles che parte, ma viene tenuto alto e nulla di fatto. Al 52’ folata azzurra che non va lontano, ma bell’iniziativa per l’Italia che sfida alla pari i tutti neri. Provano a cambiare il ritmo gli All Blacks, a dare più ritmo, gli azzurri faticano, ma reggono l’urto e addirittura al 57’ conquistano un fallo piazzabile e Garbisi prende il palo, ma l’ovale entra e punteggio che si sposta sul 9-21.

Spingono gli All Blacks, Italia che è un po’ confusa in un paio di occasioni, rischia di crollare, ma regge alla grande in difesa. Al 61’ grande pressione dei tutti neri, Nemer riparte da un paio di metri dalla propria linea di meta, costringe al fallo e Italia che continua a mettere in difficoltà i neozelandesi. Al 63’, però, fiammata velocissima degli All Blacks, che partono dal raggruppamento, pallone a Reece che non viene più fermato e schiaccia per il 9-28. Al 71’ è ancora una volta la maul a far male agli azzurri, che subiscono una lezione fin troppo dura nel punteggio con Sevu Reece che va in meta e, subito dopo, è Sotutu a colpire e All Blacks che volano sul 42-9. Ormai Italia in deficit di energie ed All Blacks che possono far male ancora con Asafo Aumua per il 9-47.

Foto: Luigi Mariani – LPS

Pubblicità

Dalla Home

Pubblicità

Facebook

Pubblicità