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Rugby, verso Italia-Nuova Zelanda: gli All Blacks ai raggi X. Torna Cane, fortissimi anche senza Smith

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È l’esordio che ognuno sogna di giocare, ma anche il più terribile da vivere. L’Italia di Kieran Crowley debutterà nel novembre internazionale all’Olimpico di Roma e lo farà contro la Nuova Zelanda, una delle tre nazionali mai battute dagli azzurri. E gli All Blacks si sono presentati in Europa con una formazione quasi perfetta.

La Nuova Zelanda arriva in Italia dopo aver dominato l’ultima Rugby Championship e dopo il netto 54-16 rifilato al Galles a Cardiff lo scorso weekend. La squadra di Ian Foster ha pochi punti deboli e il tecnico neozelandese ha anche ritrovato alcune pedine importanti in vista di questo autunno. In primo luogo Sam Cane, capitano dei tuttineri, che rientra in squadra dopo l’infortunio subito lo scorso marzo. Rispetto all’estate si rivedono Sam Whitelock, Dane Coles e Shannon Frizell, mentre riposano in patria Scott Barrett e Patrick Tuipulotu.

L’assenza più pesante, però, è quella del mediano di mischia Aaron Smith, non ancora al 100% e lasciato in Nuova Zelanda a giocare nel campionato nazionale. Un’assenza importante, ma la profondità degli All Blacks permette a Foster di affidarsi senza problemi a TJ Perenara per guidare la squadra, giocatore diverso da Smith, ma sicuramente talentuoso ed esperto.

Unico esordiente la seconda linea dei Chiefs e di Taranaki Josh Lord, che dopo aver guardato la sfida contro il Galles dalla tribuna potrebbe scendere in campo per la prima volta con i tuttineri proprio all’Olimpico. Tra i più esperti, da tenere d’occhio (se Ian Foster non farà un turnover totale) capitan Ardie Savea, la veloce ala Rieko Ioane e i fratelli Beauden e Jordie Barrett nella cerniera 10-15. Insomma, una squadra veramente forte per un esordio di fuoco per l’Italia.

Foto: Simon King/DPPI – LPS

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