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Salto con gli sci
Salto con gli sci, duello fra Granerud e Kobayashi per la Sfera di cristallo? O ci sarà un terzo incomodo?
La stagione degli sport invernali sta per ingranare le marce alte, poiché si apprestano a entrare in azione anche le discipline nordiche, in seno alle quali il salto con gli sci maschile comincerà, come d’abitudine, prima delle altre. La XLIII edizione della Coppa del Mondo prenderà il via da Nizhny Tagil, che in questo 2021-22 sostituisce la località polacca di Wisla nel ruolo di opening. D’altronde in Russia è possibile già trovare con certezza condizioni prettamente invernali, a differenza dell’Europa Centrale, che a novembre non da’ garanzie dal punto di vista meteorologico.
Chi sono i favoriti per conquistare la Sfera di cristallo? I riflettori sono puntati soprattutto su due uomini, peraltro coetanei. Il primo è Halvor Egner Granerud, vincitore della Coppa del Mondo 2020-21. Il norvegese, durante la passata stagione, si è rivelato complessivamente inarrivabile per la concorrenza, archiviando ben 11 vittorie su 25 gare. Il venticinquenne scandinavo parte, giocoforza, come l’atleta da battere, anche in virtù di quanto mostrato durante le competizioni estive, nelle quali ha espresso un potenziale elevatissimo. Cionondimeno il saltatore di Oslo dovrà confrontarsi con “la maledizione del back-to-back”, che ormai da 17 anni non risparmia nessun vincitore della classifica generale. Infatti l’ultimo a mettere le mani su due Sfere di cristallo consecutive è stato Janne Ahonen, nell’ormai lontano biennio 2003-04 e 2004-05. Da allora nessuno è più stato in grado di fare proprie due Coppe del Mondo di fila. Sulla carta Granerud ha tutte le qualità per riuscirci, ma vedremo se i fatti corroboreranno la teoria. Detto questo, per il norvegese potrebbe essere sicuramente più interessante puntare ad altri traguardi. Il suo 2020-21 è stato invidiabile, ma per una ragione o per un’altra ha mancato tutti i successi più prestigiosi. Dunque, mirino sulla Tournée dei 4 trampolini (che i norsk non conquistano da 15 anni) e sull’oro olimpico, assente invece dai Fiordi dal lontano 2006.
L’altro favorito nella corsa alla Sfera di cristallo è Ryoyu Kobayashi, vincitore della Coppa del Mondo 2018-19. Il giapponese è reduce da due stagioni in cui non è apparso al suo meglio, ciononostante è comunque stato in grado di vincere sei gare e di concludere la classifica generale in terza o quarta posizione. Questi risultati la dicono lunga sul potenziale del soggetto, almeno pari a quello di Granerud. Le uscite estive del nipponico sono state impressionanti, poiché si è avuta la sensazione di rivedere “il Concorde” capace di togliere il fiato ad appassionati e addetti ai lavori nella sua annata di grazia. L’asiatico appare molto determinato a tornare in cima al mondo e, se così dovesse essere, potremmo assistere a delle autentiche “Guerre Stellari” con il coetaneo norvegese. In realtà, anche Kobayashi brama l’oro olimpico, traguardo sinora precluso a qualsiasi giapponese nel XXI secolo.
Il resto del campo partenti scatta dalla seconda fila, ma il novero dei candidati ai successi più prestigiosi è piuttosto folto. Sul lungo periodo attenzione soprattutto a Karl Geiger, che potremmo considerare come il terzo incomodo nella lotta per la Sfera di cristallo. Il ventottenne tedesco è un manifesto di solidità e concretezza, avendo già dimostrato di sapersi esprimere al massimo delle sue possibilità proprio quando più conta. Probabilmente il suo potenziale è leggermente inferiore a quello di Granerud e Kobayashi, ma occhio al bavarese, perché se dovesse essere assistito dalla condizione atletica si rivelerà un atleta difficile da battere per chiunque. Nel suo caso, però, il traguardo più significativo sarebbe rappresentato dalla Tournée dei 4 trampolini, che alla Germania sfugge ormai da 20 anni! Inoltre non bisogna mai escludere Stefan Kraft, che di Coppe del Mondo ne ha già vinte due (2016-17 e 2019-20). Il ventottenne austriaco è tormentato da tanti piccoli acciacchi, ma quando sta bene è dotato di una costanza impressionante e non teme confronti. Guai a sottovalutarlo, soprattutto se dovesse essere in piena salute.
In casa Polonia è verosimile pensare a un inverno in cui si punterà soprattutto sui grandi eventi (Tournée e Olimpiadi). Dopotutto Dawid Kubacki ha ormai scollinato i trentuno anni, mentre Kamil Stoch e Piotr Zyla si stanno addirittura avvicinando ai trentacinque. Tuttavia questi veterani di lungo corso sanno bene come assestare una stoccata vincente proprio nel momento giusto (vedasi ultime due Tournée e Mondiali di Oberstdorf). Stoch, in particolare, va alla caccia del quarto oro olimpico della carriera, che peraltro arriverebbe in tre differenti edizioni dei Giochi. Se dovesse riuscire nell’impresa, il trentaquattrenne di Zakopane potrebbe avanzare la propria candidatura al ruolo di GOAT (Greatest Of All-Times) della disciplina, mettendo in discussione l’egemonia storica di Matti Nykänen.
Infine, fra le sei nazioni di primo piano, la Slovenia affida i propri sogni di gloria ad Anze Lanisek, oramai diventato leader indiscusso di un movimento tanto numeroso quanto difficile da gestire, sia per la fluidità dei valori che per le striscianti faide interne.
Per il resto, sono tanti i nomi da tenere d’occhio, poiché il livello medio dell’attuale salto maschile è altissimo. Attenzione soprattutto al norvegese Marius Lindvik e al giapponese Yukiya Sato, i quali appaiono pronti a esplodere. Lo scandinavo e l’asiatico sinora non sono mai riusciti a essere costanti nelle loro performance, ma nella giornata giusta possono battere chiunque. Su determinati impianti e/o con particolari condizioni di vento, anche Robert Johansson non teme confronti. Il medesimo discorso sarebbe valido anche per il tedesco Markus Eisenbichler, su cui però ci sono diversi dubbi. Il bavarese, secondo classificato nella scorsa Coppa del Mondo, è reduce da un’estate molto difficile e non è chiaro quale possa essere il suo reale livello di competitività.
Ci sono poi parecchi uomini dal passato glorioso che sognano di tornare a quel livello di eccellenza assoluta perduto a causa di infortuni o in seguito a difficoltà di natura tecnica. In tal senso la lista è lunga, ma vale la pena di citare i norvegesi Johann Andre Forfang e Daniel-Andre Tande, nonché i tedeschi Andreas Wellinger e Stephan Leyhe. Infine non va dimenticato il novero di potenziali big, che per una ragione o per un’altra non sono ancora riusciti a esplodere. Chissà, forse il vincitore della Coppa del Mondo 2021-22 uscirà proprio da questo gruppo. D’altronde, nel salto con gli sci le crescite esponenziali sono all’ordine del giorno. Proprio Granerud e Kobayashi ne sono la dimostrazione vivente.
Foto: La Presse