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Salto con gli sci

Salto con gli sci, l’Italia maschile ha tre frecce in faretra. L’obiettivo è comportarsi dignitosamente

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La Coppa del Mondo maschile di salto con gli sci sta per cominciare da Nizhny Tagil, in Russia. Si annunciano quattro mesi molto intensi, ricchi di gare e di appuntamenti da segnare con il pennarello rosso. Il primo sarà, come d’abitudine, la Tournée dei 4 trampolini durante le vacanze natalizie. Ci saranno poi le medaglie olimpiche di Pechino 2022, ma non andranno dimenticate neppure quelle iridate di volo, che saranno conferite a Vikersund a metà marzo.

Gli atleti di Norvegia, Germania, Polonia, Austria, Giappone e Slovenia sono pronti a sfidarsi all’arma bianca per i traguardi più prestigiosi e i successi di tappa, in quanto la disciplina è ormai dominata da un’autentica esarchia. Lontana da queste dinamiche, l’Italia guarda al suo orticello, cercando di renderlo più rigoglioso possibile. Attualmente sono solo tre gli azzurri in grado di ben figurare nel massimo circuito.

Il primo è Giovanni Bresadola. Il trentino classe 2001 è già occasionalmente entrato in zona punti in Coppa del Mondo, dunque l’ambizione è quella di poter ripetere quanto più spesso tale impresa. Allo scopo di riuscirci c’è però da fare tanto lavoro, cercando soprattutto di diventare qualcosa di più dell’atleta monodimensionale visto finora. Bresadola, infatti, a oggi si è dimostrato competitivo solo quando la fase di volo è preponderante. Non si può però sempre sperare nell’aria frontale o in impianti di grandi dimensioni. Affinché il giovane azzurro possa diventare un saltatore a tutto tondo sono necessarie pazienza ed esperienza.

Il secondo italiano con la possibilità di difendersi nel circuito maggiore è Alex Insam, che nel 2017 aveva addirittura attirato le attenzioni della stampa generalista, tanto da effettuare comparsate in prima serata sulla TV di stato. Tanta acqua è passata sotto i ponti da quel momento, ma la carriera del ventiquattrenne gardenese non solo non è decollata, ma ha addirittura infilato una parabola discendente a causa di magagne tecniche e psicologiche. La speranza è che si tratti di una cosinusoide, la quale permette all’altoatesino di tornare al livello perduto. Al momento tale prospettiva appare utopica, perché si sta ancora cercando il bandolo della matassa, ma nel salto con gli sci le resurrezioni sono più probabili di quanto non lo siano in altri sport.

Infine il terzo azzurro eleggibile per la Coppa del Mondo è Francesco Cecon, figlio d’arte di Roberto. Coetaneo di Bresadola, ha caratteristiche completamente diverse, essendo un atleta dalla spinta importante, ma ancora lacunoso in fase di volo. Con aria alle spalle, il ventenne friulano non ha rivali in Italia, tanto da aver ormai scalato la gerarchia interna e aver raggiunto uno status analogo a quello dei due compagni di squadra. Al di là dell’età, Cecon è il meno esperto del terzetto, dunque dovrà ancora prendere le misure con le velocità del massimo circuito.

In conclusione, ai nastri di partenza del 2021-2022, i saltatori italiani hanno come ambizione primaria quella di superare le qualificazioni, provando a fare capolino occasionalmente in zona punti. Se poi la competitività reale dovesse essere più elevata di quella prospettata, allora sarebbe sicuramente una benaccetta sorpresa.

Foto: La Presse

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