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Scacchi, Europei a squadre 2021: Italia femminile battagliera, ma sconfitta dalla Russia. La squadra Open battuta dalla Finlandia

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Sconfitte diverse, quelle dell’Italia femminile e di quella Open nella quinta giornata degli Europei a squadre di scacchi in corso di svolgimento in Slovenia. I due 2.5-1.5 subiti hanno un peso diverso: uno arriva contro la formazione leader e superfavorita, l’altro giunge invece in una maniera forse inattesa, ma non nel senso buono della cosa.

I risultati del torneo femminile

Le donne perdono sì contro la Russia, ma a un certo punto la sensazione di un possibile colpaccio ai limiti del clamoroso si materializza sulle quattro scacchiere. Andiamo con ordine, e partiamo dalla patta che Tea Gueci, con il Bianco, riesce a strappare ad Alina Kashlinskaya in quarta scacchiera: una battaglia iniziata con una linea della variante Tarrasch della difesa Francese intitolata a Max Euwe e Paul Keres. Tutte e due le giocatrici hanno una certa iniziativa a un certo punto, ma nessuna riesce a sfruttarla e di conseguenza dopo 41 mosse è equa divisione del punto.

L’Italia comincia a sperare in qualcosa di grosso quando Olga Zimina riesce a sconfiggere Valentina Gunina in seconda scacchiera. La difesa Caro-Kann è l’apertura scelta: la giocatrice che utilizza il Nero cerca di ottenere una forte pressione, ma nella furia di spingere qualsiasi cosa in avanti lascia prima la colonna a e poi larghi spazi al Bianco, che oltretutto si trova con un pedone in più e la Donna che scende in settima traversa; si unisce la Torre verso la quarantesima mossa con Gunina pesantemente influenzata dai problemi con il tempo rimasto a disposizione. Si entra in un finale vinto per Zimina, di Alfieri e tre pedoni contro Torre e due pedoni, ed è una situazione che lentamente sfrutta fino a costringere l’avversaria all’abbandono dopo 65 mosse.

Molto combattuta la sfida tra le due numero 1, sebbene una, Kateryna Lagno, abbia quasi 200 ELO in più per rating rispetto all’altra, Marina Brunello: 2550 contro 2539. Dopo la variante Najdorf della difesa Siciliana la russa, con il Bianco, sta leggermente meglio e ha una maggior mobilità dei pezzi, ma quando ci si mettono i problemi di tempo rischia di buttare all’aria tutto con un’idea tattica di estrema passività dopo la trentesima mossa. L’italiana non trova però una convincente continuazione, finendo per soccombere quando lascia libero il pericoloso pedone passato c. Brunello abbandona al 51° tratto. Il tutto mentre, due scacchiere più in là, Elena Sedina, contro Polina Shuvalova, riesce a uscire piuttosto bene da una variante non tra le più giocate della Difesa Francese, la Burn, ma molto lentamente la posizione volge a favore del Bianco, che possiede una struttura pedonale più adatta alla situazione. Shuvalova, con pazienza, ottiene un decisivo pedone in più, sfrutta il fatto che quelli del Nero siano isolati e forza l’abbandono alla settantaduesima mossa.

I risultati del torneo Open

Per quanto riguarda gli Open, la sconfitta con la Finlandia fa male perché si tratta di una sfida che aveva alte possibilità di essere vinta. Luca Moroni fa bene il suo, battendo Mikael Agopov con il Bianco: pur subendo inizialmente l’avversario in uscita dalla Siciliana, l’italiano è tranquillo e alla 23a mossa mette perfettamente in uso il Cavallo rimasto, poi approfitta di un colossale svarione del finlandese alla 25a che gli causa la perdita di entrambe le Torri. Si entra in un finale vinto per il Bianco (Donna e Torri contro Donna, Cavallo e Alfiere): la cocciuta permanenza sulla scacchiera di Agapov termina al 52° tratto.

Lorenzo Lodici rischia in maniera piuttosto elevata con un giocatore che ha oltre 200 ELO in meno di lui (2529 contro 2321), Erik Ronka, ma viene salvato da una triplice ripetizione di posizione, che equivale alla patta in automatico. Alessio Valsecchi, invece, perde con il Nero contro il Maestro FIDE (FM nella grafia accorciata) Pekka Koykka, semplicemente perché, uscito bene dalla variante Tajmanov della Siciliana, alla diciannovesima mossa non vede un tatticismo che fa guadagnare al Bianco un Cavallo netto. Di lì per Koykka la strada è tutta in discesa: Valsecchi deve alzare bandiera bianca al 41° tratto.

La sconfitta realmente dolorosa è però quella di Francesco Sonis, che getta via prima la vittoria e poi la patta, con il Bianco, con Sampsa Nyysti. Succede che, dopo l’apertura Inglese (via trasposizione), l’italiano riesce a mettere in piedi, a centro scacchiera, una struttura pedonale molto forte, con enorme pressione vicino al Re nero. Il diciannovenne di Oristano, però, non riesce a trovare la continuazione che lo porta alla vittoria e, dalla 35a alla 37a mossa, si ritrova a ridar respiro al finnico. La posizione diventa totalmente patta, ma l’azzurro, evidentemente conscio di quanto sprecato, sbaglia ancora e finisce per perdere in 59 tratti.

Degli Europei sta diventando grandissimo protagonista Alireza Firouzja: il nativo dell’Iran diventato cittadino francese continua a vincere partite, e se si finisse oggi sarebbe numero 3 della classifica mondiale spedendo Fabiano Caruana giù dal podio. Il rendimento di Firouzja, però, non è quello del resto della Francia, che con l’Armenia perde 2.5-1.5, mentre il 2-2 tra Azerbaigian e Russia (tutte patte, tra cui la supersfida Mamedyarov-Grischuk) consente a Ucraina, Ungheria, appunto Armenia e Olanda di ricongiungersi per formare un sestetto in testa. L’Italia qui è ventottesima. Tra le donne, invece, la Russia distanzia di due punti la Georgia e un’altra grande sorpresa, la Grecia. L’Italia è nel gruppo delle quarte con Azerbaigian, Polonia e Ucraina.

Il torneo vedrà uno stop nella giornata di domani, quando tutti i partecipanti verranno sottoposti a un obbligatorio test anti-Covid. Si riprenderà giovedì, e si andrà avanti senza interruzioni fino a domenica con i quattro turni restanti. Giovedì l’Italia Open sfiderà Israele, che sta pagando anch’esso risultati non esaltanti, mentre

Foto: XavierH / Shutterstock.com

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