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Scacchi, Mondiale Carlsen-Nepomniachtchi: come è arrivato il russo alla sfida decisiva
Ian Nepomniachtchi, sfidante al titolo mondiale di scacchi per la prima volta, numero 5 del mondo, uomo che cercherà di riportare il titolo mondiale in Russia a 15 anni di distanza dall’ultimo del Paese che ce la fece, Vladimir Kramnik. Dovrà però disputare la sfida contro Magnus Carlsen senza la bandiera del proprio Paese di fianco: a livello di Campionato del Mondo, infatti, entrano in scena le sanzioni WADA ancora in vigore contro la Russia, che impediscono l’uso di bandiera e inno in questo contesto. Avrà di fianco la bandiera della FIDE, la federazione internazionale.
“Nepo” si è qualificato per la lotta sulla scacchiera iridata in due fasi. Nella prima è passato attraverso il FIDE Grand Prix 2019, che è un gruppo di quattro tornei, dei quali devono esserne giocati tre, nei quali si alternano 22 giocatori a formare tabelloni a eliminazione diretta da 16, con minimatch di due partite a cadenza classica, una al giorno, ed eventuali spareggi nel terzo. I primi due si qualificavano per il Torneo dei Candidati.
Nel Grand Prix, l’attuale numero 5 della lista FIDE ha vinto l’evento di Mosca (17-29 maggio 2019), sconfiggendo in finale il connazionale Alexander Grischuk per 2.5-1.5 dopo aver superato anche l’armeno Levon Aronian, il cinese Wei Yi e il polacco Radoslaw Wojtaszek. Dopo aver saltato Riga per obbligo, è stato eliminato al primo turno (ottavi) dal polacco Jan-Krzysztof Duda per 1.5-0.5 ad Amburgo (5-17 novembre). A Gerusalemme (11-23 dicembre 2019) ha invece colto la seconda vittoria complessiva, battendo nell’ultimo atto Wei Yi (1.5-0.5) e, nel cammino, l’israeliano Boris Gelfand, l’americano Wesley So e il francese Maxime-Vachier Lagrave, in quel modo estromesso in un primo momento dai Candidati, ma ammesso poi in virtù della rinuncia dell’azero Teimour Radjabov. Nepomniachtchi si è così classificato secondo dietro a Grischuk con 19 punti: 9 per Mosca (8 più 1 per vittoria senza spareggi) e 10 per Gerusalemme (8 più 2 per successi senza tie-break).
I Candidati, giocati a Ekaterinburg, si sono rivelati torneo di difficile interpretazione. Dopo sette turni, infatti, l’evento è stato fermato la mattina del 26 marzo 2020 per le conseguenze sui viaggi della pandemia di Covid-19 (leggere alla voce blocchi dei voli su larghissima scala). “Nepo” si era portato in testa dopo sei, con vittorie sull’olandese Anish Giri e sui cinesi Ding Liren e Wang Hao, il quale avrebbe annunciato il ritiro dal professionismo l’anno dopo, a fine ultima giornata. Alla settima partita, però, era arrivata la sconfitta con il francese Maxime Vachier-Lagrave, diventato co-leader con 4.5 punti in quella situazione.
Alla ripresa datata 19 aprile 2021, “MVL” è stato subito battuto da Fabiano Caruana: il successo dell’italoamericano ha lasciato Nepomniachtchi da solo in testa con mezzo punto di vantaggio. Dopo la vittoria nella nona partita con il connazionale Kirill Alekseenko, beneficiario di una wild card, la patta con Caruana alla decima è risultata essere viatico fondamentale. Di lì il successo su Wang Hao gli ha dato la chance di diventare lo sfidante di Carlsen con un turno d’anticipo, possibilità subito raccolta grazie alla patta con Vachier-Lagrave e ai contemporanei risultati favorevoli sulle altre scacchiere; ininfluente la sconfitta con Ding Liren all’ultima partita. Classifica finale: Nepomniachtchi 8.5, Vachier-Lagrave 8, Giri e Caruana 7.5, Ding Liren e Grischuk 7, Alekseenko 5.5, Wang Hao 5.
Ora arriverà la sfida con l’uomo che è re degli scacchi, per titolo, dal 2013, ma che in realtà lo è diventato per ranking (e non solo) da almeno un paio d’anni prima: sono ormai più di due lustri che Magnus Carlsen è l’uomo a cui guardare. I due si conoscono da quasi vent’anni, avendo affrontato insieme i tornei giovanili: il contrasto di stili sarà piacevole da vedere.
Foto: Lennart Ootes / FIDE