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Scacchi, Mondiale Carlsen-Nepomniachtchi: il regolamento. Match a 14 partite, si torna a 2 ore per 40 mosse
Sono state introdotte delle novità all’interno del regolamento che riguarda il match per il Campionato del Mondo tra Magnus Carlsen e Ian Nepomniachtchi. L’accoglienza generale è stata particolarmente buona, perché si vedrà un confronto un po’ più lungo e con partite di durata leggermente maggiore, secondo un format che in quest’ultimo senso ricorda gli storici match dell’ultimo quarto di secolo scorso.
Si giocherà sulla distanza delle 14 partite, ed è una novità rispetto a tutto quello che è accaduto dal 2008 in avanti, quando i confronti erano 12. Tali 14 confronti potrebbero però non disputarsi tutti: qualora, infatti, un giocatore arrivasse a quota 7.5, egli sarebbe dichiarato vincitore. L’evenienza di una vittoria prima della fine effettiva si è verificata per l’ultima volta nel 2014 (Carlsen-Anand, rivincita non divenuta tale).
Si ritorna, inoltre, ad applicare la cadenza di gioco che è stata utilizzata per decenni fino al 2014 compreso (2016 e 2018 hanno visto l’uso di qualche variazione sul tema). Si giocherà, infatti, con 2 ore per giocatore a disposizione per le prime 40 mosse, seguite da un’ora per le successive 20 e, poi, con 15 minuti per finire dalla numero 61 in avanti. A tale quarto d’ora viene aggiunto un incremento di 30 secondi per ogni mossa. Riassunto in breve: 2 ore/40 mosse, 1 ora/successive 20 mosse, 15 minuti+30 secondi alla volta dalla 61 in avanti.
In caso di 7-7 dopo le 14 partite a cadenza classica, si procederà agli spareggi, cui è dedicato l’eventuale ultimo giorno (il 15 dicembre). Questi si articolano nel modo che segue: si comincia con 4 partite da 25 minuti a testa con 10 secondi di incremento a mossa. In caso di parità persistente, si procede a minimatch da due confronti a cadenza lampo (blitz), con tempo di riflessione a 5 minuti più 3 secondi a tratto. Ce ne possono essere fino a cinque. Se anche dopo la quinta coppia di partite si resta in parità, si gioca per l’ultima e definitiva volta: sudden death, alias Armageddon (anche se . Il Bianco ha 5 minuti, il Nero 4, e solo dalla mossa numero 61 c’è l’incremento di 2 secondi. Il Bianco è obbligato a vincere: il Nero, infatti, riuscisse a pattare sarebbe automaticamente proclamato vincitore.
Non sarà possibile accordarsi per la patta prima della quarantesima mossa del Nero, uno stratagemma utilizzato per evitare partite fin troppo corte (e il comprensibile disappunto del pubblico sul posto o di chi segue con tutti gli altri mezzi a disposizione). Un mezzo per “aggirare” questa regola però c’è: si deve verificare una tripla ripetizione di posizione. Lo scacco perpetuo è un caso particolare di tripla ripetizione di posizione.
All’interno della cerimonia di apertura, che si terrà mercoledì 24, si saprà inoltre chi sarà a esordire con il Bianco nella prima partita, quella di venerdì 26, giocando così con questo colore le partite dispari e con il Nero quelle pari. Per l’altro, ovviamente, vale il discorso opposto.
Il programma, che prevede partite in 5 giorni su 7 e come giorni di riposo il lunedì e il giovedì, non è modificabile, salvo approvazione del Presidente della FIDE, che oggi è Arkady Dvorkovich. Qualora il match si concludesse prima della quattordicesima partita, la cerimonia di chiusura verrà organizzata per il giorno successivo. Un’ultima postilla riguarda Nepomniachtchi, che a causa delle sanzioni WADA non può esporsi sotto bandiera russa, ma solo sotto quella FIDE: in nessuna competizione valida come Campionato del Mondo è infatti ammessa la Russia in quanto tale.
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