Sci Alpino
Sci alpino, i discesisti svizzeri Urs Kryenbühl e Ralph Weber costretti a rinunciare a Lake Louise perché non vaccinati
Delusione e polemiche da parte di Urs Kryenbühl e Ralph Weber, i due uomini-jet rossocrociati che rinunciano loro malgrado alle discese libere e al super G in programma a fine mese a Lake Louise. In Canada l’ingresso è vietato ai non vaccinati, e nonostante gli svizzeri abbiano già contratto il virus e siano guariti non rientrano nei parametri per fare ingresso nel paese.
Kryenbühl e Weber in questa circostanza puntano il dito contro la FIS, rea a detta loro di non aver fatto abbastanza per “strappare” al governo canadese un’eccezione alla norma e tantomeno per essersi spesa nel tentativo di trovare una sede alternativa.
“Fisicamente mi sto riprendendo molto bene, ma purtroppo solo le persone vaccinate possono entrare in Canada – ha fatto sapere Kryenbühl tramite Instagram – Questo è un duro colpo, una pugnalata al cuore. Sono deluso dalla FIS che non ha intenzione di tenere le gare in una sede diversa, anche se sono già state individuate altre soluzioni. Devo rimanere paziente, e concentrarmi su Beaver Creek”.
Ralph Weber fa eco al connazionale: “Ho effettuato una preparazione buona e produttiva, sono pronto e motivato per iniziare questa stagione che però per me non partirà fino a Beaver Creek perché non soddisfo i requisiti di ingresso attuali. Non voglio che mi accusiate di essere un teorico della cospirazione o cose simili, ma stiamo vivendo in tempi estremamente particolari”.
La questione si lega in qualche modo alle stringenti direttive cinesi in ottica Giochi Olimpici, che potrebbero precludere l’accesso alle competizioni per diversi atleti. A Pechino i non vaccinati dovranno sottoporsi ad una rigidissima quarantena di 21 giorni, rinunciando di fatto ad alcune gare di Coppa del Mondo e soprattutto ad affinare la preparazione. Vedremo se cambierà qualcosa nei mesi a venire, per ora prevale a tutto campo la linea dell’inflessibilità.
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