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Sci Alpino
Sci alpino, il parallelo di Lech sarà l’unico della stagione. Un format che continua a non convincere
La Coppa del Mondo di sci alpino riapre ufficialmente i battenti a Lech. Dopo l’antipasto di Soelden, la stagione riprende nuovamente dall’Austria e precisamente da Lech, sede del primo ed unico parallelo della stagione. Sabato toccherà alle donne e domenica agli uomini, in un format che convince sempre meno e che ha visto la stessa FIS escluderlo quasi completamente dopo la rivoluzione dei calendari.
Il senso di avere un solo parallelo durante l’anno è davvero incomprensibile, anche perché moltissimi atleti hanno già fatto sapere di non voler partecipare alla gara. In campo femminile le assenze sono di altissimo live, come Shiffrin, Vlhova, ma anche le azzurre Brignone e Goggia; mentre al maschile finora i migliori non hanno ancora deciso di disertare l’evento. Restano tanti dubbi sul format, partendo già dalla fase di qualificazione su due tracciati differenti e passando poi alla gara, dove le problematiche sono tantissime.
Finora è stato impossibile avere due tracciati completamente simili ed il caso più eclatante è stato quello dei Mondiali, con un tracciato nettamente più veloce dell’altro. Inoltre non è stata cambiata la regola del massimo distacco dopo la prima manche, mantenendo sempre un massimo di 50 centesimi, fattore che ha portato a clamorose rimonte nella rassegna iridata a causa della differenza tra il percorso blu e quello rosso.
Altro fattore da tenere in considerazione è quello degli infortuni, con la maggior parte degli atleti che non vuole rischiare di farsi male in una gara che ai fini della Coppa del Mondo conta veramente pochissimo. Essendoci solo quello di Lech non verrà nemmeno assegnata la sfera di cristallo ed inoltre alle Olimpiadi è una gara che non è presente, se non nella forma del Team Event. Una situazione davvero surreale e alla quale la FIS dovrà prima o poi porre rimedio, arrivando alla definitiva cancellazione di un format che non ha raccolto il successo inizialmente sperato.
Foto: LaPresse