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Skeleton, inizia la “missione” di Martins Dukurs. Conquistare quell’oro olimpico per lui maledetto

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Venerdì 19 novembre è il giorno in cui scatterà la Coppa del Mondo di skeleton. Si comincerà da Igls, Austria, dove il 26 novembre andrà in scena anche la seconda tappa stagionale. Dopo il double header nei pressi di Innsbruck, il massimo circuito si trasferirà in Germania per le prove di Altenberg I (3 dicembre), Winterberg I (10 dicembre) e Altenberg II (17 dicembre). Si tirerà il fiato in occasione del Natale, a cui faranno seguito gli appuntamenti di Sigulda (31 dicembre), Winterberg II (7 gennaio) e St.Moritz (14 gennaio). Assegnate le Sfere di cristallo, tutti i protagonisti affileranno le armi con l’obiettivo di arpionare le medaglie olimpiche. Le prove dei Giochi di Pechino 2022 si disputeranno sul nuovissimo budello di Yanqing dal 10 all’11 febbraio. Cosa possiamo aspettarci dalla nuova stagione? Andiamo ad analizzarlo.

Nel settore maschile la Coppa del Mondo, nata nell’inverno 1986-87, è giunta alla sua XXXVI edizione. È impressionante pensare che ben 10 delle 35 Sfere di cristallo messe in palio nel corso degli anni siano finite nella bacheca di Martins Dukurs! Dal 2009 a oggi il lettone ha vinto 63 delle 109 competizioni di primo livello andate in scena, compresi 6 ori iridati. Eppure, incredibile a dirsi, il più grande interprete nella storia della disciplina è ancora a secco nell’ambito dei Giochi olimpici! Sarà questo il tema forte del 2021-22, ovvero la rincorsa del trentasettenne baltico all’oro a Cinque cerchi.

A Vancouver 2010 dovette inchinarsi per soli 7 centesimi al canadese Jon Montgomery. A Sochi 2014 non ebbe modo di contrastare il suo grande rivale, il russo Aleksandr Tretyakov. A Pyeongchang 2018 addirittura Dukurs dovette accontentarsi del quarto posto, ma in ogni caso il coreano Yun Sung-Bin sarebbe stato inarrivabile. I più attenti avranno notato come gli ultimi tre titoli olimpici siano tutti stati conquistati da rappresentanti della nazione ospitante. Questo perché nello skeleton la conoscenza del budello è fondamentale.

La Cina è dotata di buoni atleti, ma i vari Montgomery, Tretyakov e Yun erano già uomini in grado di vincere gare di Coppa del Mondo, traguardo che i cinesi devono ancora dimostrare di poter raggiungere. Dunque per Dukurs, ormai giunto alla soglia dei 38 anni, Pechino rappresenta verosimilmente l’ultima occasione per colmare una paradossale lacuna. Intendiamoci, il successo non è scontato, anche perché il lettone non è più dominante come in passato. Si è detto delle 63 affermazioni su 109 gare nelle ultime dodici stagioni, ma c’è uno spartiacque evidente. Dal 2009 al 2017 il baltico ha tenuto una percentuale di vittoria pari al 71%, scesa poi al 31% dal 2017 in poi. Cionondimeno, il fuoriclasse di Sigulda è ancora sulla cresta dell’onda e le prove del 10-11 febbraio 2022 saranno, per certi versi, le più importanti della sua vita.

Verosimilmente i rivali principali di Dukurs saranno proprio gli ultimi due campioni olimpici, anche perché entrambi concorreranno per un risultato storico. Nessuno, infatti, è ancora stato capace di conquistare due medaglie d’oro a Cinque cerchi. Per Aleksander Tretyakov, che a marzo compirà 37 anni, questa potrebbe essere l’ultima opportunità di imporsi nel contesto dei Giochi. Yun Sung-bin è invece di un decennio più giovane, quindi potrebbe avere altre possibilità nel proseguo della sua carriera, ma forse ha di fronte l’unica per realizzare un back-to-back difficile da eguagliare. Il coreano è stato peraltro uno dei primi a descrivere il budello di Yanqiing. “È enorme, lunghissimo, ma al tempo stesso non è particolarmente difficile”.

Occhio comunque anche ai padroni di casa. Si vocifera che Geng Wenqiang e Yan Wengang conoscano a menadito un impianto che il resto del mondo ha potuto solo assaggiare. I due cinesi difficilmente saranno un fattore per la Coppa del Mondo, ma rappresenteranno indubbiamente dei candidati alle medaglie olimpiche. Nella corsa alla Sfera di cristallo attenzione, invece, ai tedeschi Christopher Grotheer e Alexander Gassner, pronti a sfruttare qualsiasi defaillance (o assenza strategica) altrui. Vero che entrambi sono saliti sul podio nelle ultime due edizioni dei Mondiali (anzi Groother sarebbe il Campione del Mondo sia del 2020 che del 2021), ma non bisogna dimenticare come ambedue si siano tenute ad Altenberg.

Quali possono essere le prospettive dell’Italia? Le chance di ottenere risultati di peso sono riposte soprattutto in Mattia Gaspari, che tra il 2015 e il 2017 ha fatto breccia nella top-ten anche nei contesti più qualificati. Tuttavia, proprio alla vigilia della stagione olimpica di PyeongChang, per il cortinese è cominciato un calvario provocato da una serie di ripetuti infortuni,  a causa dei quali ha di fatto perso due inverni. Recuperata la salute, è tornato a competere nel massimo circuito con buon profitto. Il ventottenne azzurro può ben figurare e l’obiettivo è di attestarsi quante più volte possibile a ridosso dei primi dieci, facendovi di tanto in tanto capolino. Vedremo, inoltre, quale sarà il rendimento del giovanissimo Amedeo Bagnis. Per il ventiduenne piemontese l’obiettivo principale dell’inverno sarà quello di arpionare una medaglia ai Mondiali junior, cercando anche di accumulare quanta più esperienza possibile nel circuito maggiore.

Foto: La Presse

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