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Tennis, Andrea Gaudenzi: “Berrettini ha compiuto un gesto di sensibilità. Sinner? Spero diventi come Valentino Rossi o Tomba”

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La parola ad Andrea Gaudenzi. Il chairman dell’ATP, presente alle Finals di Torino, in questi giorni è intervenuto su diversi temi ovviamente riguardanti i topic tennistici che arrivano dalla kermesse che si sta giocando nel capoluogo piemontese.

Il faentino, classe 1973, intervistato dal sito Ubitennis ha così esordito: “L’arrivo di Karatsev? Abbiamo contattato un altro giocatore. Ogni volta che esce uno ne dobbiamo fare entrare un altro, e purtroppo ne sono usciti già due. Matteo ha preso una decisione difficile ma è stato un gesto di sportività. Non era al 100%, ma avrebbe potuto giocare. Però ha avuto la sensibilità di capire che non era al massimo e di dare la possibilità a Jannik di entrare nel torneo. Avrebbe potuto prendere soldi e punti e invece ha fatto una cosa che ritengo un grande gesto che non va sottovalutato”.

Su quanto successo con l’infortunio occorso a Matteo Berrettini. Una dinamica simile a quella della Coppa Davis 1998, quando Guadenzi fu costretto, a sua volta, ad alzare bandiera bianca per un problema alla spalla: “Qualche similitudine c’è, per entrambi era un match importantissimo da giocare in casa. Io però ho avuto un infortunio molto più importante del suo: spero di poterlo rivedere al meglio in Australia”. 

Infine chiude argomentando su Sinner e sul suo ingresso nel torneo: “Mi aspettavo questa Sinner-mania perché è un ragazzo giovane che come Matteo ha un comportamento dentro e fuori dal campo spettacolare. Jannik ha 20 anni, ha un potenziale enorme, abbiamo tutti la speranza che sia un potenziale vincitore di Slam. C’è tanta fame di tennis in Italia. Quando giocavo io vi lamentavate che non c’erano tennisti forti, adesso ci sono… L’entusiasmo di avere qualcuno che si pensa possa diventare un Valentino Rossi o un Alberto Tomba del nostro sport è bello da vivere”.

Foto: Lapresse

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