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Tennis, Filippo Volandri verso la Coppa Davis: “Attenzione a Spagna e Serbia, la nostra è una squadra ben attrezzata”
La stagione ATP è ormai agli sgoccioli, in attesa delle Finals di Torino, quindi aumenta l’attesa in vista della fase finale della Coppa Davis 2021, in programma dal 25 novembre al 5 dicembre. L’Italia sogna in grande grazie ad una squadra estremamente competitiva – che può contare su due top10 come Matteo Berrettini e Jannik Sinner – guidata dal nuovo capitano Filippo Volandri.
“Un effetto pazzesco, è qualcosa di veramente fantastico esordire da capitano in Italia per una Coppa Davis tutta nuova. Soprattutto per me, è veramente molto elettrizzante. Ho la fortuna di avere una squadra composta da giocatori che in tutti questi anni abbiamo aiutato a crescere, a maturare, e questo mi avvantaggia ovviamente nel mio lavoro. Però è qualcosa di veramente spettacolare“, dichiara l’ex giocatore toscano in una lunga intervista rilasciata al sito federale.
“Questa è una squadra nuova, molto, ma molto giovane. Probabilmente una squadra così giovane non l’abbiamo mai avuta – capitano compreso – e quindi abbiamo bisogno di tempo per crescere. È una squadra molto ben attrezzata, che poi si può strutturare con il singolo, con il doppio. Teoricamente è vero che si gioca in un’unica sede, un’unica superfice, ma è una squadra competitiva su tutte le superfici. Abbiamo un girone già complicato, perché ci sono gli Stati Uniti per esempio, che secondo me è una delle squadre più forti, soprattutto con questo format e questa superfice indoor. È un team molto forte. Però ci stiamo attrezzando e stiamo studiando per essere preparati. Questo format non ti consente di sbagliare, e stiamo lavorando per questo“, prosegue Volandri.
Il capitano azzurro descrive le avversarie dell’Italia nel girone: “Con la Colombia ovviamente dovremmo cercare di non arrivare al doppio, e se così dovesse essere di essere molto preparati. Hanno una delle coppie più forti del mondo e sappiamo quanto il doppio sia importante perché vale tanto quanto un singolare. Galán è il giocatore di punta, ed è cresciuto tantissimo negli ultimi due anni, sulla superfice rapida può giocare molto bene e quindi comunque un giocatore da prendere con le molle, assolutamente”.
“Gli Stati Uniti sono una squadra molto completa, perché hanno giocatori come Isner e Opelka. Soprattutto su una superfice rapida indoor sono atleti sopra i due metri, giocatori complicati per chiunque. Schiereranno Sock e Ram per il doppio: il primo ha disputato le Finals in doppio svariate volte, quindi è molto pericoloso. È una competizione da dentro o fuori, non si può sbagliare e cercheremo di non farlo. Però sono squadre tutte temibili, altrimenti non sarebbero alle Finals della Davis“.
Il 40enne livornese cita poi due possibili “sorprese” della manifestazione: “Ovviamente la Spagna, che nessuno adesso sta ‘considerando’ perché non ci sarà Nadal: è una squadra da non sottovalutare. Dipenderà molto da come arriveranno i giocatori a fine stagione. Le ultime settimane faranno la differenza, perché tanti giocatori, tutti quelli forti, saranno impegnati a Bercy e poi forse a Stoccolma, e poi alle Nitto ATP Finals. Quindi sicuramente saranno settimane molto impegnative a livello psicologico oltre che fisico“.
“La Serbia, considerando che Djokovic si è preso una bella pausa, è un’altra squadra molto forte, perché Nole è il numero uno del mondo indiscusso in questo momento, e arriverà anche molto fresco. Ci sono tante ottime squadre. Noi speriamo – visto che siamo sì una squadra attrezzata, ma in Davis negli ultimi venti anni non abbiamo fatto risultati pazzeschi – di essere all’inizio una sorpresa e poi una realtà“.
Foto: LiveMedia/Alessio Tarpini