Seguici su

Senza categoria

Tennis, Matteo Berrettini tra ATP Finals e Coppa Davis, per un finale di stagione da protagonista

Pubblicato

il

La stagione del tennis sta volgendo al termine, ma ci sono ancora due appuntamenti di grandissima importanza. Il primo sono le ATP Finals, che inizieranno domenica a Torino; mentre il secondo saranno le finali di Coppa Davis, che vedranno ancora il capoluogo piemontese come una delle sedi dell’evento. Per l’Italia il filo conduttore non sarà solo la città di Torino, ma anche Matteo Berrettini che vivrà un mese di novembre ad altissimo livello.

Il romano è il primo tennista italiano di sempre a centrare la qualificazione al Masters di fine anno per la seconda volta in carriera e per il numero sette del mondo sarà un’esperienza completamente diversa rispetto a quella vissuta a Londra nel 2019. Due anni fa la qualificazione alle ATP Finals arrivò a sorpresa, grazie all’inaspettata e clamorosa semifinale agli US Open e ad un rush finale entusiasmante; mentre quest’anno è stato un obiettivo costruito da inizio stagione e lo stesso Matteo ci arriva con la consapevolezza di potersi giocare anche chance importanti.

Le ATP Finals spesso regalano sorprese e Berrettini sa di poter ricoprire il ruolo dell’outsider di lusso, sfruttando anche la possibilità di giocare davanti al proprio pubblico, che potrebbe diventare anche un fattore nel corso del torneo. Djokovic, Medvedev e Zverev sembrano avere qualcosa in più del romano e fondamentale per Matteo sarà anche il sorteggio, visto che evitare due di questi tre potrebbe spingerlo almeno fino alla semifinale, visto che gli altri partecipanti sono tutti giocatori che Berrettini può e deve battere sul cemento.

Il Masters è un obiettivo, ma lo è anche la Coppa Davis. L’Italia si presenterà a Torino probabilmente con la squadra più forte di sempre e Berrettini sarà il numero uno azzurro. Sicuramente il romano giocherà in singolare ed è molto probabile che verrà anche impegnato in doppio. Il traguardo minimo da raggiungere è quello di volare a Madrid e giocarsi le sfide ad eliminazione diretta, con la consapevolezza che solo la Russia sembra essere una nazionale più forte dell’Italia.

Dopo non aver potuto partecipare alle Olimpiadi, le finali di Coppa Davis hanno un significato doppio per il numero sette del mondo, che ci tiene particolarmente a brillare con la maglia azzurra. Berrettini ha sofferto molto il dover rinunciare a Tokyo ed è sempre stato disponibile a giocare con l’Italia ad ogni occasione. Matteo sa di essere un punto di riferimento ed il giocatore probabilmente da cui dipenderà molto dell’esito della competizione per la nostra nazionale. Una responsabilità quindi doppia, per un giocatore che si appresta a vivere un mese che può portarlo in una nuova dimensione della propria carriera.

Foto: LaPresse

Pubblicità

Dalla Home

Pubblicità

Facebook

Pubblicità