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Tennis, Paolo Bertolucci: “Djokovic è il favorito per le Finals, Jannik Sinner un fuoriclasse del lavoro”

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Paolo Bertolucci

Lo spettacolo sta per cominciare. Le ATP Finals dal 14 al 21 novembre caratterizzeranno la settimana tennistica e Torino sarà la capitale dello sport con racchetta e pallina. I migliori otto giocatori della stagione si confronteranno e, anche se le assenze di Rafa Nadal e di Roger Federer potranno togliere un po’ di appeal, ci sarà la presenza di Matteo Berrettini a monopolizzare la scena in qualità di rappresentante del Bel Paese.

Una competizione alla quale prenderà parte il n.1 del mondo Novak Djokovic, reduce dal successo nel Masters1000 di Parigi-Bercy (il n.37 della sua carriera in un evento di questa tipologia) e desideroso di confermarsi anche in Italia. A detta dell’ex tennista e commentatore di Sky Sport Paolo Bertolucci, il serbo è il principale candidato al successo: “Lui è il favorito. Mancheranno grandi nomi come Federer, Nadal e Thiem ma gli otto che saranno a Torino si sono conquistati tutto per meriti. Sono campioni che hanno spessore tecnico, mentale e fisico. La differenza è nella continuità di rendimento e in questo Novak mantiene standard elevatissimi per 350 giorni all’anno..“, le parole di Bertolucci nell’intervista concessa alla Gazzetta dello Sport.

Rassegna in cui avremo, come detto, Berrettini che in questo 2021 ha dato dimostrazione di essere degno del ruolo di riferimento in questa disciplina: “Matteo è arrivato a fari spenti ad altissimi livelli. Servizio e dritto eccezionali e ha ancora grandi margini di miglioramento. E’ un giocatore eclettico, può vincere su tutte le superfici. Sull’erba, ad esempio, è tra i primi tre-quattro al mondo. La Finale di Wimbledon non è stato un miracolo“.

Si sperava che Jannik Sinner potesse prender parte a questo torneo, ma l’evoluzione degli ultimi incontri non gli ha sorriso: “Nessun rimpianto per Sinner. Certo, tutti sarebbero stati contenti di vederlo a Torino ma Jannik ha avuto una crescita clamorosa tanto che, ad appena 20 anni, è entrato nella top-10. Ci sono grandi aspettative su di lui e c’è anche un grande peso; per questo chiedo un po’ di equilibrio. Predestinato? Sicuramente sotto il profilo del lavoro, un vero fuoriclasse“.

A Milano, per le Next Gen ATP Finals, è di scena Lorenzo Musetti e l’inizio non è stato dei migliori. Un periodo non facile per il carrarino: “Con lui ci vuole ancora più pazienza, è un giocatore talentuoso ma deve lavorare su fisico, programmare meglio le scelte e migliorare la posizione in campo“. In conclusione, un’idea sulle possibilità di vittoria dell’Italia nella Coppa Davis: “E’ una squadra altamente competitiva, tra le prime quattro del mondo. Se manteniamo questo livello, per forza la vinceremo nei prossimi 4-5 anni“.

Foto: Olycom LaPresse

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