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Tennis, Peng Shuai in videochiamata con il presidente del CIO: “Mi sento bene, sono al sicuro”

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La luce in fondo al tunnel? Vedremo. Sono stati giorni molto particolari in merito alla vicenda che ha coinvolto la tennista cinese Peng Shuai. Un caso esploso nei primi giorni di novembre quando la giocatrice, dopo una lettera sul social cinese (e attentamente controllato per non dar fastidio alle autorità cinesi) Weibo, era sparita nel nulla.

Nel testo della lettera citata si parlava di una relazione non semplice da definire con il settantacinquenne ex vice premier cinese Gaoli Zhang. Un rapporto, il loro, fatto di pressione psicologica a sfondo sessuale, di una moglie sempre molto incline a commenti pesanti e di segreti, costanti. Quel post su Weibo è stato rimosso successivamente.

Ebbene, la trentacinquenne giocatrice era stata ritratta in tre foto ieri nelle quali viene mostrata in una stanza piena di peluche e con un gatto, e poi in due video nei quali la si notava intenta a cenare in un ristorante di Pechino. Sia le foto che il video sono stati diffusi da personalità legate ai media cinesi, ma con diversi elementi che hanno alimentato non pochi dubbi.

Oggi, come riportato da gazzetta.it, emerge una videochiamata con il presidente del CIO Thomas Bach. Peng Shuai ha parlato per trenta minuti con n.1 del Comitato Olimpico Internazionale rassicurando tutti sulle sue condizioni: “Sto bene e sono al sicuro. Successivamente la giocatrice ha chiesto il rispetto della sua privacy. A tal proposito sono arrivate anche le dichiarazioni di Emma Terho, a capo della commissione degli atleti, presente durante il videocollegamento con il membro del Comitato olimpico cinese Li Lingwei: “Posso confermare che sta bene, che era la nostra principale preoccupazione“, le parole di Terho.

In una nota, il CIO ha anche precisato che l’atleta: “Si trova nella sua casa di Pechino. È per questo che per adesso preferisce passare il tempo con gli amici e la famiglia. Nonostante ciò, continuerà a essere coinvolta nel tennis, lo sport che ama così tanto“. Dopo queste rivelazioni, da capire quale sarà l’approccio della WTA che, come sanno gli addetti ai lavori, aveva minacciato di non dar seguito ai tornei in Cina se non fossero arrivate delle rassicurazioni sulla tennista. Vedremo a questo punto quali saranno le reazioni dei diretti interessati, in primis il n.1 del sindacato delle giocatrici Steve Simon.

Foto: Mai Groves / Shutterstock.com

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