Tennis: Peng Shuai, spuntano tre foto e due video dai media cinesi. Steve Simon (WTA): “Non basta, relazioni con la Cina a un bivio”

Mentre si moltiplicano i messaggi di sostegno alla causa di Peng Shuai lungo il web, con le recenti dichiarazioni, tra gli altri, di Roger Federer a Sky Sport e di Rafael Nadal a L’Equipe, il caso dell’ex numero 1 del mondo di doppio si arricchisce di nuovi capitoli. E questi, per certa misura, sono piuttosto inquietanti.

La trentacinquenne giocatrice, infatti, è stata ritratta in tre foto nelle quali viene mostrata in una stanza piena di peluche e con un gatto, e poi in due video nei quali la si nota intenta a cenare in un ristorante di Pechino. Sia le foto che il video sono stati diffusi da personalità legate ai media cinesi, ma con diversi elementi che rendono il quadro fosco. Difficile, innanzitutto, contestualizzare con precisione le foto di Peng, mentre per quanto riguarda i video ci sono degli elementi temporali poco chiari (dalle date incomplete ai dialoghi) che, al di là delle atmosfere lasciate trasparire, creano soltanto ulteriori dubbi.

Il numero 1 della WTA, Steve Simon, non molla infatti la presa: “Sono felice di vedere i video rilasciati da media di Stato cinesi che mostrano Peng Shuai in un ristorante a Pechino. Ma se questo è positivo, non è invece chiaro se lei sia libera e possa compiere decisioni e azioni di sua volontà, senza coercizione o interferenze esterne. Questi video, da soli, non sono sufficienti. Come ho detto fin dall’inizio, resto preoccupato per la salute e sicurezza di Peng Shuai e per il fatto che le accuse di violenza sessuale siano censurate e messe sotto il tappeto. Sono stato chiaro su quello che dovrà accadere: le nostre relazioni con la Cina sono a un bivio“.

Non arretra di un centimetro, in sostanza: un atteggiamento forte, finora quasi isolato nell’intero mondo sportivo, ma che sta guadagnando una larga scia di plausi. Nel frattempo, il francese Nicolas Mahut, oggi doppista di successo dopo una buona carriera in singolare, ha dichiarato che stando così le cose in Cina non ci giocherà più, loda l’ATP per essersi schierata al fianco della WTA e critica duramente il CIO per non essersi sostanzialmente esposto.

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