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Tennis, Roger Federer: “Wimbledon 2022? Difficile. Tutti uniti per Peng Shuai. Berrettini ambirà a vittorie. Italia, periodo fantastico”

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Le apparizioni di Roger Federer sono salutate come e forse più dell’ingresso in qualsivoglia parte del mondo di una stella del rock, o di attori e attrici di fama planetaria. Per questo, l’annuncio di un’intervista in presa diretta con Sky Sport ha mobilitato schiere di persone pronte ad ascoltarlo. In venti minuti ha spiegato molti aspetti che lo riguardano.

Sul recupero, rispondendo a Ivan Ljubicic: “Servirà un po’ di tempo. E’ un po’ triste e frustrante, ma sapevo che sarebbe stato così. Sto bene. Sapevo ciò a cui andavo incontro con un’operazione. Il mio desiderio è tornare a giocare a tennis ai massimi livelli, ma un passo alla volta. Mi concentro solo sulla riabilitazione, non voglio affrettare i tempi. Un mese in più e in meno non cambierà, voglio tornare, non voglio affrettare i tempi. Questo è quel che ho nel cuore. Tutto il team che mi sta aiutando della riabilitazione è contento. Sto camminando, sto per tornare a guidare, sono contento“.

Su Peng Shuai: “Spero stia bene, tutta la famiglia del tennis è unita attorno a lei e per lei. Il tennis è la mia seconda famiglia da più di vent’anni, sono legato a tutti i giocatori e le giocatrici. Spero, ripeto, che stia bene. Mi auguro come tutti che arrivino presto notizie da lei“.

Sulle Finals, con saluto a Paolo Lorenzi: “Che bello rivederti! Mi piacerebbe giocare a Torino un giorno. Sarà difficile l’anno prossimo, dato che mancherò per la prima parte della stagione. Le partite sono belle, vedo tante analogie con Londra per come vengono presentate e per la superficie. Sono certo che il DNA italiano stia dando un valore aggiunto in più. Peccato davvero per Berrettini, ma Sinner l’ha sostituito nel miglior modo possibile. Mi sarebbe piaciuto giocare a Torino, vedremo l’anno prossimo. Le partite sono state incredibili, ma anche l’anno scorso senza pubblico erano su un ottimo livello. Tutti i giocatori sono stati regolari, tanto bel tennis, un piacere vederlo. Ora arrivano le partite più importanti“.

Se Matteo Berrettini può vincere uno Slam: “Sì. Guardando le partite di Matteo e anche la finale di Wimbledon, è ormai un giocatore consolidato nella top ten. Sta vincendo tanti incontri, qualche vittoria in passato era stata una sorpresa, ora non lo è più. Deve continuare così, vedo un ottimo futuro per lui. Da parecchi anni che è nei tornei, e i grandi giocatori sono ancora lì come Rafa Nadal sulla terra, ma ci sarà spazio per i nuovi e lui potrà ambire a delle vittorie. Anche Musetti, Sinner avranno delle occasioni. In Italia avete un’incredibile generazione, spero che non siano soddisfatti di essere nella top ten, ma di fare l’ultimo passo ulteriore. E non possiamo dimenticare Fognini. E’ davvero un periodo fantastico per il tennis italiano“.

Considerazioni sull’evoluzione del tennis: “Tanti ragazzi stanno andando molto forte sia di dritto che di rovescio. Vedo dei colpi da un lato, ma in passato erano magari un pochino deboli sull’altro. Ora molti sono fortissimi sia di dritto che di rovescio. L’obiettivo è trovare il giusto equilibrio, ne vedremo sempre di più. Per me vedere quanti giocatori sono riusciti a crescere e a giocare un ottimo livello di tennis sia da fondo che sotto rete, Zverev, Medvedev, sono della mia corporatura o anche un po’ più piccoli. Penso questo sia il futuro in questo sport, più tennis da fondo“.

Per passare dall’altra parte, da seconda voce televisiva: “In questo momento sono un felice padre, sto apprezzando il fatto di poter tornare a guidare una macchina. Magari il commentatore lo farei pure, ma giocando, poi non so per il futuro, magari il più tardi possibile. Paolo sta facendo un ottimo lavoro, ci sono tanti tennisti che fanno parte della famiglia del tennis con il microfono in mano”.

Ancora su campi veloci e Ljubicic, con sorriso: “Eh, ho sentito dire che anche agli US Open la superficie era molto veloce. Mi mancano le partite, finora ho avuto una grandissima carriera, mi sono divertito su tutte le superfici. Sarebbe stato di sicuro bello essere a Torino, peccato“.

Le visite in Italia: “Quest’anno sono venuto solo una volta, credo. Un weekend romantico a Milano. Mi è piaciuto, vogliamo tornarci. Mi piace venire in Italia per la moda, le persone. E’ un posto fantastico, purtroppo è stato un periodo difficile per il Covid. Un pensiero a tutti i miei amici italiani. Mi piace venire, è uno dei Paesi che preferisco, non ho dubbi, nel mondo“.

Altri scherzi con Lorenzi e Ljubicic sul croato da commentatore: “Non so molto bene l’italiano, magari il 30-40%. Quindi dovremmo parlarne in privato e tu dovresti dirmi se lui è bravo! Comunque da coach è eccellente, questo è sicuro. Non so neanche quanto sia bravo italiano, tutti mi dicono che lo parla molto bene, è unico per il suo background. Penso che sia migliore del mio francese, però ha tante storie da raccontare. Lui è molto diretto come quando mi allena, spero che sia lo stesso anche lì in tv“.

Su Novak Djokovic in quel momento in allenamento: “Sembra che stia provando qualche dritto, e sia sempre molto efficace. Anche il suo rovescio, quello all’angolo delle righe, ha fatto un’incredibile carriera. Insieme abbiamo avuto tante sfide, anche qui a Torino sta facendo molto bene. Ho fatto delle partite incredibili con lui. E’ surreale quello che è riuscito a fare. E’ da più di 10 anni sulla cresta dell’onda. E’ concentrato e sulla cresta dell’onda, sarà un problema per Zverev. Ma è anche lui concentrato. Queste sono le Finals. Penso che Djokovic troverà una maniera di vincere. Alle Olimpiadi forse voleva fare troppo, era eccessivamente aggressivo. Oggi è sul pezzo, sa cosa vuole e troverà il modo di vincere. Non è facile, perché il servizio di Zverev è eccellente, ottima prima e forza poco la seconda. Due dei migliori rovesci al mondo in questo momento“.

Punto fatale, Wimbledon: “Penso che sarà molto difficile per me, guardando il calendario, giocarci. Però è tra tanto tempo. Magari c’è ancora una piccola possibilità che io possa scendere in campo, ma non voglio caricarmi troppo in termini di aspettative. Quest’anno ho avuto qualche problema col ginocchio sull’erba. Se sarò presente, voglio divertirmi. Penso che avrò le idee più chiare verso aprile-maggio, darò degli aggiornamenti. In questo momento è un po’ difficile da dire“.

I tifosi al Pala Alpitour mostrano cartelli per lui: “Spero che sappiano che non ci sono! Purtroppo sono a casa, ma a parte gli scherzi è bello vedere i tifosi nei palazzetti e stadi. Ne approfitto per ringraziare quelli che mi hanno sempre supportato in tutto il mondo“.

Foto: LaPresse

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