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VIDEO Daniil Medvedev sbadiglia in faccia a Jannik Sinner nelle ATP Finals. Che differenza con Nadal e Federer…

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Si è visto di tutto nel match tra Daniil Medvedev e Jannik Sinner. Un match a senso unico trasformato in lotta, una sfida che a livello di torneo valeva ben poco, ma che all’atto pratico si è rivelata una battaglia anche con dei punti in palio (vale la pena ricordarlo: ce ne sono 200 a vittoria nel girone a disposizione).

La battaglia tra il russo e l’italiano si è giocata anche sul filo della sottile psicologia: il numero 2 del mondo con il suo solito stile, totalmente indecifrabile per quanto è variabile, l’altoatesino con una versione fino ad ora poco conosciuta, quella in cui si carica e cerca di trascinarsi dietro il Pala Alpitour.

Si inserisce in questo contesto una serie di, per così dire, stranezze di Medvedev, che abbiamo imparato a ben conoscere nel tempo: le esultanze ben più che compassate (per non dire nulle, in determinati casi), ma anche un cambio di campo in cui lo si vede sbadigliare a pochi metri di distanza da Sinner.

Un tipo di gestualità che lo differenzia assai da molti grandi del passato (per chi ricorda soprattutto le sfide Federer-Nadal), e che fa parte del personaggio che si è costruito fin dalla campagna americana 2019, quando si è fatto largo nei tornei, US Open compresi, ricevendo non pochi fischi per il modo di porsi. E con le folle USA il rapporto è stato complicato anche due anni dopo, ma solo perché prima dell’esultanza L2 + Left tutti volevano il Grande Slam di Novak Djokovic.

LO SBADIGLIO DI DANIIL MEDVEDEV

Foto: LaPresse

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