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WTA Finals 2021, Paula Badosa domina Aryna Sabalenka a Guadalajara

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Una vittoria di grande autorevolezza. La spagnola Paula Badosa (n.10 del mondo) ha sconfitto la bielorussa Aryna Sabalenka (n.2 del ranking) nel match valido per il Round Robin delle WTA Finals a Guadalajara (Messico).

Un successo significativo per l’iberica, capace di rimontare dal 2-4 del 1° set e di infilare una serie di 10 giochi a zero che ha steso Sabalenka, incapace di organizzare una valida difesa. Una Badosa che, dopo il trionfo di Indian Wells, dimostra di essere in grandissima condizione e non sarà certo una rivale facile da affrontare. Il risultato di questa partita lo certifica e le consente di raggiungere in vetta al Gruppo A la greca Maria Sakkari. Giova ricordare che per la spagnola è il 2° successo in altrettanti incontri con la n.2 del ranking, citando la vittoria soffertissima nel Western & Southern Open dove il risultato fu 5-7 6-2 7-6 (4) nel secondo turno.

Nel primo set è la bielorussa a cominciare meglio. La sua grande profondità di palla crea qualche disagio all’iberica che ci mette un po’ per accendersi. Il 4-2 è lo specchio di quanto visto nel primi sei giochi. Dal settimo game però la sfida cambia il suo corso: la n.10 del mondo tesse la sua tela e con i colpi in top-spin si apre spesso il campo. Una strategia che porta Sabalenka a non trovare più le soluzioni attuate precedentemente. E così un sequenza di 4 giochi a zero fa calare il sipario sulla frazione (6-4) in favore di Badosa.

Nel secondo set si assiste a un autentico soliloquio della ragazza nata a Manhattan (Stati Uniti). La bielorussa crolla al cospetto di una giocatrice così solida e sicura dei propri mezzi e lo sconfortante 6-0 pone l’accento sull’andamento del parziale nettamente in favore della spagnola.

Sul fronte statistico, Badosa conclude con 5 ace, il 71% dei punti vinti con la prima di servizio e il 54% con la seconda. In risposta la resa dell’iberica è pari al 45% di quindici ottenuti rispetto alla seconda della sua avversaria, ma il dato che salta all’occhio sono i gratuiti: 19 per la classe ’97 e ben 31 per Sabalenka, davvero troppi.

Foto: LaPresse

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