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Biathlon, Coppa del Mondo Hochfilzen 2021. Per l’Italia maschile questo impianto resta una bestia nera

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La terza tappa della Coppa del Mondo di biathlon 2021-22 andrà in scena a Hochfilzen, ormai diventata presenza fissa in calendario. Cionondimeno, dopo aver ospitato i Mondiali maschili del 1978, l’impianto austriaco ha dovuto attendere a lungo prima di assurgere al ruolo di punto fermo del massimo circuito. La “promozione” si è concretizzata alla fine degli anni ’90, quando la cittadina del distretto di Kitzbühel ha trovato la propria “collocazione naturale” nel mese di dicembre, tranne negli inverni in cui ha organizzato i Mondiali (2004-05 e 2016-17).

Non va dimenticato come queste piste siano spesso state teatro di recuperi, arrivando a ospitare due tappe consecutive in sostituzione di chi ha dovuto alzare bandiera bianca a causa dell’assenza di neve (evento verificatosi ben tre volte fra il 2006 e il 2011), oppure in seguito alle misure di prevenzione contro il diffondersi del Covid-19 (come avvenuto nel 2020). Ecco perché il Langlauf und Biathlonzentrum Hochfilzen ha già organizzato ben 65 gare maschili individuali di primo livello (11 venti km, 29 sprint, 22 inseguimenti, 3 mass start), di cui ben dieci con valore iridato diluite nelle edizioni 1978, 2005, 2017.

Su queste nevi sono trenta gli atleti capaci di imporsi in almeno una competizione. Fra di essi il più vincente in assoluto è il norvegese Ole Einar Bjørndalen, il quale è stato in grado di raccogliere la bellezza di 13 successi (uno nel 1998, uno nel 1999, due nel 2001, uno nel 2003, tre ori iridati nel 2005, due nel 2006, uno nel 2007 e uno nel 2009).
Sono ben sette gli uomini in attività ad aver primeggiato da queste parti. Johannes Bø ha ottenuto 6 affermazioni (una nel 2014, due nel dicembre 2017, una nel 2018 e due ne 2019), mentre il fratello maggiore Tarjei Bø ha festeggiato in 3 occasioni (due nel 2010 e una nel 2011). Si è imposto 2 volte Sturla Holm Lægreid (entrambe nel 2020). Infine si conta 1 vittoria per Jakov Fak (2012), Benedikt Doll (Mondiali 2017), Johannes Dale (2020) e Quentin Fillon Maillet (2020).

Guardando invece ai podi, sono diciassette i biathleti tutt’ora in azione ad aver già fatto il proprio ingresso nella top-three in quel di Hochfilzen. Anche questa graduatoria è capitanata da Johannes Bø, il quale ha ormai raggiunto la doppia cifra.
11 (6-3-2) – BØ Johannes Thingnes [NOR]
7 (3-1-3) – BØ Tarjei [NOR]
5 (1-1-3) – FAK Jakov [SLO]
3 (1-1-1) – DALE Johannes [NOR]
3 (0-2-1) – EDER Simon [AUT]
3 (0-2-1) – JACQUELIN Emilien [FRA]
2 (2-0-0) – LÆGREID Sturla Holm [NOR]
2 (1-1-0) – FILLON MAILLET Quentin [FRA]
2 (1-0-1) – DOLL Benedikt [GER]
2 (0-1-1) – LOGINOV Alexander [RUS]
2 (0-0-2) – WEGER Benjamin [SUI]
1 (0-1-0) – MALYSHKO Dmitry [RUS]
1 (0-1-0) – DESTHIEUX Simon [FRA]
1 (0-1-0) – PONSILUOMA Martin [SWE]
1 (0-0-1) – LAPSHIN Timofey [RUS]
1 (0-0-1) – CHRISTIANSEN Vetle Sjåstad [NOR]
1 (0-0-1) – CLAUDE Fabien [FRA]

Ragionando invece per nazione, si evince come a Hochfilzen la Norvegia sia la potenza dominante. Lo testimonia il fatto che i sudditi di Re Harald abbiano vinto più del 50% delle competizioni andate in scena! Il movimento tedesco è la seconda forza, mentre come si può notare l’Austria padrona di casa abbia sempre raccolto briciole.
65 (34-17-14) – NORVEGIA
41 (10-13-18) – GERMANIA [All-Inclusive]
31 (9-13-9) – FRANCIA
26 (6-10-10) – RUSSIA
5 (1-1-3) – SLOVENIA
5 (1-1-3) – SVEZIA
3 (1-2-0) – BIELORUSSIA
3 (1-1-1) – REP.CECA
3 (0-2-1) – AUSTRIA
3 (0-0-3) – SVIZZERA
2 (0-1-1) – LETTONIA
2 (0-2-0) – UCRAINA
1 (1-0-0) – URSS
1 (1-0-0) – USA
1 (0-1-0) – FINLANDIA
1 (0-0-1) – ITALIA
1 (0-0-1) – POLONIA

Dunque nessuna affermazione per l’Italia, per la quale Hochfilzen è storicamente contesto ostile. Il movimento maschile vanta un unico podio, peraltro ormai molto datato. Infatti il solo piazzamento nella top-three è arrivato 17 dicembre 1987, quando Johann Passler si classificò terzo nell’individuale.

Per quanto riguarda gli azzurri in attività, Lukas Hofer vanta cinque ingressi nella top-ten, con i quinti posti dell’inseguimento 2018 e della sprint 2019 come risultati migliori. Per molti anni Dominik Windisch non ha digerito la location tirolese, ottenendo però la settima piazza nella sprint del 2019. Thomas Bormolini ha in carniere al massimo un 25° posto, raccolto in un inseguimento del 2020. Al contrario, l’impatto di Didier Bionaz è stato ottimo, perché lo scorso anno proprio in una sprint di Hochfilzen ha fatto breccia in zona punti per la prima volta in carriera, issandosi poi addirittura sino alla 19ma nel successivo inseguimento. Nessun altro italiano tuttora in azione si è mai classificato tra i primi quaranta.

STAFFETTE
Come ormai consuetudine, a Hochfilzen sono in programma anche delle staffette monosesso.
In campo maschile se ne sono sinora disputate ben 25. Questa la graduatoria dei successi:

11 – NORVEGIA (compreso l’oro iridato 2005)
5 – RUSSIA (compreso l’oro iridato 2017)
3 – AUSTRIA
2 – GERMANIA
1 – GERMANIA EST (oro iridato 1978)
1 – UNIONE SOVIETICA
1 – SVEZIA

Balzano all’occhio un alcuni dati interessanti. In primis l’egemonia norvegese si riflette anche nelle prove a squadre. In secondo luogo si nota come l’Austria, a digiuno di vittorie nelle competizioni individuali, si sia invece tolta parecchie soddisfazioni nelle staffette. Infine, dalla lista dei Paesi vincitrici, spicca l’assenza della Francia, che dunque non ha mai primeggiato su queste nevi!

Per quanto riguarda l’Italia, le storiche difficoltà del settore maschile sono confermate anche dai team event, dove gli azzurri non sono mai neppure saliti sul podio.

COPPA DEL MONDO 2021-22
CLASSIFICA PROVVISORIA (4 GARE DI 22)
178 – CHRISTIANSEN Vetle Sjåstad (NOR)
175 – SAMUELSSON Sebastian (SWE)
154 – BØ Johannes Thingnes (NOR)
151 – JACQUELIN Emilien (FRA)
139 – LATYPOV Eduard (RUS)
130 – BØ Tarjei (NOR)
120 – DESTHIEUX Simon (FRA)
114 – BAKKEN Sivert Guttorm (NOR)
108 – CLAUDE Fabien (FRA)

Foto: La Presse

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