Ciclismo

Ciclocross: Wout Van Aert ritorna in Coppa del Mondo e domina sulla neve della Val di Sole

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Wout Van Aert è tornato in Coppa del Mondo di Ciclocross, ed è tornato alla sua maniera, con una prestazione assolutamente dominante nella splendida cornice bianca della Val di Sole. Sul fondo stradale completamente innevato, il fenomeno belga è sembrato sempre a suo agio, nonostante il pochissimo grip degli pneumatici in ogni punto del tracciato.

La progressione vincente è iniziata già nel secondo giro, quando Van Aert alza spaventosamente il ritmo, lasciandosi alle spalle i connazionali Michael Vanthourenhout e Eli Iserbyt. Mentre il gap del battistrada continuava a salire, alle sue spalle si infiammava la lotta per le altre due posizioni del podio, con il britannico Tom Pidcock, anche lui al debutto stagionale in Coppa del Mondo, che dopo un inizio difficile, dà vita a una super rimonta che lo porta a lottare per i piani alti della classifica.

La neve mette in difficoltà tutti, con un susseguirsi di scivolate e cadute che coinvolgono un po’ tutti i corridori in pista. Tra questi anche il belga Quinten Hermans, che in un tratto di salita perde aderenza, cadendo oltre le barriere, autoeliminandosi dalla lotta per il podio. Alla fine, mentre Wout Van Aert taglia il traguardo esultando ed in solitaria, Vanthourenhout riesce ad avere la meglio nella lotto per il secondo posto su Pidcock che chiude terzo e su Iserbyt, quarto al termine della gara. Quinten Hermans batte il connazionale Niels Vandeputte nella volata per il quinto posto con Kevin Kuhn, Dan Soete, Toon Vandebosch e Corné Van Kessel a chiudere la top10.

Migliore degli azzurri è stato il ventunenne Filippo Fontana che ha chiuso 15°, immediatamente davanti a Gioele Bertolini, Jakob Dorigoni e Cristian Cominelli. Samuele Leone chiude in ventesima posizione, Nicolas Samparisi 22°, con tutti gli altri italiani oltre la 25esima posizione. In classifica generale, Eli Iserbyt continua a guardare tutti dall’alto, salendo a 307 punti contro i 206 di Toon Aerts (oggi assente), i 203 di Michael Vanthourenhout e i 196 di Quinten Hermans.

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