Formula 1
F1, bandiera rossa nel GP di Arabia Saudita. Cosa è successo e perché è un vantaggio per Verstappen
Clamoroso colpo di scena durante il GP di Arabia Saudita 2021, penultima tappa del Mondiale F1 che va in scena sul circuito di Jeddah. Nel corso del 13mo giro (sui 50 in programma) è stata esposta la bandiera rossa. Dopo tre tornate in regime di safety car, in seguito all’incidente di Mick Schumacher (finito contro le barriere in curva 23), è stato esposto il vessillo che interrompe momentaneamente la gara. Il motivo è presto detto: i commissari di gara hanno ravvisato che le barriere non si possono riparare perfettamente in tempi rapidi (anche se le immagini hanno mostrato una situazione di relativa normalità).
Si tratta di un episodio che modifica totalmente le dinamiche della corsa. Max Verstappen si trovava al comando davanti a Lewis Hamilton e Valtteri Bottas, ma l’alfiere della Red Bull non si era ancora fermato ai box a differenza di quanto effettuato dai piloti della Mercedes. La situazione dell’olandese sembrava davvero complicata, visto che avrebbe dovuto rientrare in pit-lane per cambiare le gomme come previsto da regolamento e avrebbe prestato il fianco agli uomini delle Frecce d’Argento. Con la bandiera rossa, invece, il copione del Gran Premio si è ribaltato.
In regime di “red flag”, infatti, si possono sostituire gli pneumatici, adempiendo al regolamento e senza perdere tempo ai box. A questo punto Max Verstappen potrà montare le gomme hard e cercare di giungere fino al traguardo. Lewis Hamilton e Valtteri Bottas dovranno invece inventarsi il sorpasso in pista. L’olandese ha 8 punti di vantaggio sul britannico in campionato, la lotta per la conquista del titolo iridato si infiamma più che mai.
Si ripartirà alle ore 19.15 italiane (da capire se da fermi o lanciati), con le posizioni al giro precedente a quello dell’interruzione. Verstappen in pole-position davanti a Hamilton, Botton, Ocon, Ricciardo. Charles Leclerc è sesto con la prima Ferrari, davanti a Pierre Gasly, Sergio Perez e al compagno di squadra Carlos Sainz.
Foto: Lapresse