Formula 1
F1, Bernie Ecclestone: “Cosa avrebbe dovuto fare di diverso Verstappen? Gestione amatoriale”
E’ abbastanza chiaro che la rivalità in pista e non tra il britannico Lewis Hamilton e l’olandese Max Verstappen abbia suscitato l’interesse di tanti. Tra questi vi è anche l’ex boss della F1 Bernie Ecclestone.
Il 91enne britannico, in un’intervista concessa alla Gazzetta dello Sport, ha analizzato in maniera molto chiara i fatti della gara di Jeddah (Arabia Saudita), penultimo round del Mondiale 2021. A detta di Bernie la gestione della corsa da parte della Race Direction e in generale della FIA è stata più affine a una gara amatoriale, riferendosi anche alla ‘trattativa’ tra Michael Masi e i team coinvolti (Red Bull e Mercedes) dopo la bandiera rossa.
Secondo Ecclestone, poi, gli Stewards hanno interferito in maniera eccessiva nella gara e nella ricorsa per il titolo, criticando in questo senso quanto avvenuto nel caso del tamponamento di Lewis a Max: “Vestarppen ha fatto quello che ti aspetteresti da qualsiasi pilota per togliersi di mezzo. Lewis però non si è mosso, sembrava non volesse superare. Cosa avrebbe dovuto fare Max? Hamilton avrebbe dovuto uscire dalla scia ed è stato lui a centrare la Red Bull”, il parere dell’ex capo della F1.
Allargando il discorso, Ecclestone ha parlato di come e quanto le regole cambino da un GP all’altro: “Il problema della F1 di oggi è che le norme cambiano ogni gara. In una corsa si può andare oltre la linea bianca e nella successiva no. La stessa manovra a volte viene penalizzata, altre no. Anche le penalità sono diverse, è tutto davvero assurdo. Ci sono troppe regole“.
E poi una considerazione su Masi: “Non ha una grande esperienza per essere in grado di gestire al meglio. Charlie Whiting (scomparso nel 2019, nota di redazione) è stato in questo ambiente per tutta la vita, conosceva tutti personalmente. Gli addetti ai lavori lo sapevano. Ha cercato di rendere le cose più semplici e trasparenti. Ora invece non sono né l’uno e né l’altro“.
Foto: LaPresse