Formula 1

F1, GP Arabia Saudita: il motore più “fresco” di Lewis Hamilton e quello “spremuto” di Max Verstappen. E’ la chiave del Mondiale?

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Aumentano l’attesa e la tensione al termine delle prime due sessioni di prove libere del Gran Premio dell’Arabia Saudita, ventunesimo e penultimo appuntamento del Mondiale di F1 2021. Sul nuovissimo tracciato cittadino di Jeddah, sotto le luci dei riflettori, la sfida tra Lewis Hamilton e Max Verstappen ha scritto il primo capitolo di questa tre giorni saudita.

Il pilota inglese ha fatto segnare i migliori crono in entrambi i turni, ma l’olandese procede a pochi millesimi di distacco. La sensazione, nettissima, è che tutto si inizierà a decidere da domani, quando le due scuderie monteranno le Power Unit vere e proprie, in vista di qualifiche e gara.

Dopo il GP del Qatar i punti di distacco in classifica generale tra i due rivali sono diventati appena 8, per cui il “Re Nero” sembra avere tutto il trend dalla sua parte. Non solo per la questione del doppio successo consecutivo, quanto per la gestione dei motori delle due monoposto che si stanno contendendo il titolo iridato.

Da un lato, infatti, abbiamo un Lewis Hamilton che avrà nuovamente in dotazione il suo ormai famigerato “super-motore”, quello che ha dominato in lungo ed in largo ad Interlagos, permettendogli sorpassi di potenza che hanno lasciato tutti i rivali a bocca aperta. L’affidabilità, com’è ben noto, sarà la vera preoccupazione in casa Mercedes, ma è l’unico tarlo nella mente del nativo di Stevenage che a Jeddah ha a disposizione un’unità motore con potenza estrema e, soprattutto, con un monte chilometri irrisorio, avendo riposato nella tappa di Losail.

Max Verstappen, invece, vive una situazione opposta. Il numero 33 deve stringere i denti con un motore che è ormai in attività dal Gran Premio di Russia. Portandolo fino ad Abu Dhabi, quindi, sarà costretto a completare la bellezza di otto Gran Premi. Una mole di lavoro davvero impressionante che, di conseguenza, ridurrà leggermente la potenza del motore, a differenza di quello di Lewis Hamilton che potrà, invece, andare “all in” fino a Yas Marina.

Domani, incominciando dalla terza sessione di prove libere, capiremo in maniera migliore come si comporteranno i due propulsori, con le qualifiche delle ore 18.00 italiane che decideranno molto della gara di domenica. Come si è visto in queste prime due ore sulla pista di Jeddah, la sede stradale è stretta ed i muretti non ammettono errori. I

sorpassi saranno quasi impossibili e, quindi, chi scatterà dalla pole position avrà grandi chance di chiudere in vetta l’intero Gran Premio (al netto di eventuali Safety Car). L’ago della bilancia potrebbe essere proprio quello: la potenza dei motori in qualifica. La Mercedes si coccola la sua nuova Power Unit pronta di nuovo a stupire. La Red Bull stringe i denti. Chi la spunterà a Jeddah?

Foto: Lapresse

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