Formula 1
F1, pagelle GP Arabia Saudita: Max Verstappen ai limiti dell’antisportività, Lewis Hamilton inaffondabile, Mercedes d’acciaio
Lewis Hamilton vince un clamoroso Gran Premio dell’Arabia Saudita, ventunesimo e penultimo appuntamento del Mondiale di F1 2021 che rimarrà nella mente di tutti davvero a lungo. Sul neonato tracciato cittadino di Jeddah, nei 50 giri della gara, è successo letteralmente di tutto. Bandiere rosse, ripartenze con il cuore in gola, incidenti, sorpassi al limite ed oltre, Virtual Safety Car, polemiche, tamponamenti, posizioni cedute e riprese. Andiamo, quindi, a consegnare le pagelle della gara saudita.
LE PAGELLE DEL GP DELL’ARABIA SAUDITA 2021 – F1
LEWIS HAMILTON 8: vince e centra il giro più veloce. Non poteva chiedere di meglio da questa gara, dato che ora si trasferisce ad Abu Dhabi a pari punti di Max Verstappen. Però, nei 50 giri di Jeddah, non tutto è andato per il meglio. Dopo una prima partenza lineare prende, parte e sembra sognare la doppietta. Da li in poi, succede di tutto. Nella prima ripartenza riesce a passare subito l’olandese, ma viene mandato per le terre. Nella seconda viene palesemente sorpreso dal rivale e, a quel punto, prova a mettergli pressione. Spinge al massimo e ci prova, passa di nuovo l’olandese ma, ancora una volta, viene mandato fuori strada. A quel punto “Super Max” gli va a rendere la posizione, ma lui sbaglia e lo tampona. Il suo Mondiale poteva finire li. Per sua fortuna l’ala anteriore, non si sa come, regge al colpo e gli permette di proseguire e andare a vincere. Non una gara esente da colpe o imperfezioni, ma 26 punti pesantissimi.
MAX VERSTAPPEN 5: una media tra una gara con troppi momenti da “corrida” e una seconda ripartenza dopo la bandiera rossa davvero da fuoriclasse assoluto. Quel doppio sorpasso al via “rischia” di consegnarli una notevole fetta di titolo, ma gli errori nei duelli corpo a corpo con il “Re Nero” oggi lo vedono soccombere. La Mercedes vola, si sa, e lui prova a difendersi in ogni modo, lecito o meno. Sul tamponamento ormai celebre poteva vedere arrivare magicamente il titolo, ma l’errore di Hamilton non è stato definitivo. L’olandese sa che il rivale ora ne ha di più e, soprattutto, a Yas Marina occorrerà un mezzo miracolo.
VALTTERI BOTTAS 6.5: come sempre la fortuna non lo aiuta. Nel caos delle due bandiere rosse perde posizioni, nella seconda ripartenza sbaglia la staccata e quasi tampona Verstappen. Per fortuna e bravura evita un guaio immenso. Centra il podio proprio sul traguardo e salva il suo weekend.
ESTEBAN OCON 7: ancora una prova di spessore per il francese che, a un certo punto, si ritrova addirittura al comando. Dopo il podio di Fernando Alonso a Losail, schianta nel confronto diretto l’asturiano lungo tutto il corso del weekend, con una gara davvero di livello. Tiene il podio con i denti fino all’ultimo rettilineo, ma la potenza della Mercedes di Bottas lo beffa.
DANIEL RICCIARDO 7: forse il migliore di giornata. Partiva indietro, chiude addirittura quinto. Le situazioni della gara gli girano tutte a favore, ma lui è brava a sfruttarle. Dopo diverse gare un po’ troppo anonime, l’australiano torna a brillare.
CHARLES LECLERC 6: anche nel suo caso, la Dea Bendata non dà una mano. Parte bene, tiene la quarta posizione, e lo fa anche nella prima ripartenza. Poi Sergio Perez (VOTO 5) lo manda a muro e la sua domenica si complica. Non sembra più avere ritmo e, nel finale, riesce a sopravanzare il compagno di scuderia.
CARLOS SAINZ 6: rovina il suo weekend nelle qualifiche di ieri e oggi fa quello che può. Rimonta bene nelle prime fasi, quindi inizia il duello con Leclerc e lo perde. Peccato, oggi per la Rossa poteva andare decisamente meglio.
MICHAEL MASI 0: come le decisioni azzeccate oggi a Jeddah. Le sbaglia davvero tutte, con l’aggravante della allucinante trattativa dopo la prima bandiera rossa, per sistemare alle meno peggio (o meno meglio) la situazione della posizione da riconsegnare tra Max e Lewis. Erano anni che la F1 non viveva un finale punto a punto e, purtroppo, FIA e direttore di gara si sono fatti trovare ampiamente impreparati. Peccato.
Foto; Lapresse