Formula 1

F1, perchè Max Verstappen è stato penalizzato per il tamponamento di Lewis Hamilton. Le motivazioni dei commissari

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Un GP d’Arabia Saudita di F1 che ricorderemo per molto tempo. Il penultimo appuntamento del Mondiale 2021 è stato all’insegna delle emozioni e anche un po’ del caos. La battaglia in pista, è il caso di dirlo, tra l’olandese della Red Bull Max Verstappen e il britannico della Mercedes Lewis Hamilton è andato oltre i livelli della pura sportività.

La gestione della Race Direction, da questo punto di vista, ha lasciato decisamente perplessi e non è parsa all’altezza della situazione fin dalla prima decisione di imporre il regime di bandiera rossa per l’incidente di Mick Schumacher. Un GP che, come si sa, ha sorriso a Hamilton davanti a Verstappen e all’altro alfiere delle Frecce Nere Valtteri Bottas.

Tuttavia, il risultato finale è stato in bilico per le decisioni da prendere dagli Stewards in merito alla condotta dei due primattori di questo campionato. In questo senso, a essere stata valutato con un’altra sanzione è stato quanto accaduto nel corso del giro 37, ovvero il tentativo di Max di restituire la posizione a Lewis, dopo che precedentemente Verstappen resistendo a un attacco del britannico è andato lungo all’ingresso di curva-1 tagliando la chicane e rimanendo davanti.

Ebbene, i commissari di gara hanno penalizzato il neerlandese di ulteriori dieci secondi e 2 punti sulla patente, nonostante sia stato lui a subire un vero e proprio tamponamento. Una decisione che non ha cambiato l’ordine d’arrivo, ma che sicuramente renderà ulteriormente più arroventato il clima in vista dell’ultimo round ad Abu Dhabi (10-12 dicembre), dove i due arrivano a pari punti in vetta alla classifica generale.

Ma quali sono state le motivazioni dei giudizi? Come si può leggere dalla nota ufficiale della FIA: “Gli Stewards hanno ascoltato le versioni di Max Verstappen e di Lewis Hamilton, esaminando video e telemetria, e le prove hanno stabilito come la colpa del tamponamento fosse prevalentemente del pilota della Red Bull. Alla curva 21 è stato detto a Max di restituire la posizione e dal team è arrivata l’indicazione di farlo strategicamente. Così il n.33 ha rallentato significativamente alla curva 26, ma era ovvio che nessuno dei due volesse prendere il comando prima del detection point della terza zona DRS. Verstappen ha dichiarato che si chiedeva come mai Hamilton non l’avesse già superato, e il campione britannico ha detto che, non essendo a conoscenza delle intenzioni dell’altro pilota, non ha capito come mai stesse rallentando improvvisamente. Il punto focale della sanzione inflitta dai commissari è la brusca frenata del neerlandese, stimata in 69 bar, determinando una decelerazione di 2.4 G. Pur prendendo atto che Hamilton avrebbe potuto superare il pilota della Red Bull in quel punto, gli Stewards sono arrivati alla conclusione che nessuno dei due volesse essere al comando del detection point. Tuttavia, la causa dell’incidente è da ricondurre alla brusca frenata per la quale si giustifica la penalità di 10 secondi“.

IL COMUNICATO DELLA FIA

Foto: Antonin Vincent/LPS

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