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F1, prova di forza Mercedes nelle libere ad Abu Dhabi. Superiorità con le gomme hard. Ma con le soft..

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Se il buongiorno si vede dal mattino… la Mercedes ha di che ben sperare dal fine settimana di Yas Marina. Lewis Hamilton, infatti, ha chiuso in vetta le prove libere del venerdì del Gran Premio di Abu Dhabi, ventiduesimo ed ultimo appuntamento del Mondiale di Formula Uno 2021, e contemporaneamente ha ribadito a tutti con forza che la sua W12 sia la vettura più in forma del momento.

Sul rinnovato tracciato che si affaccia sul Golfo Persico, le modifiche apportate a livello di lay-out, già di loro avevano cancellato alcuni punti maggiormente favorevoli alle Red Bull, ma quanto messo in scena oggi nelle prime due sessioni di prove libere è andato oltre le più rosee aspettative per il team di Brackley. Il venerdì, dopotutto, si è concluso con Lewis Hamilton in fuga con il tempo di 1:23.691, con ben 343 millesimi di vantaggio sul sorprendente Esteban Ocon su Alpine, mentre al terzo posto si è classificato Valtteri Bottas a 392. Per trovare la prima Red Bull, quella di Max Verstappen, bisogna scendere fino al quarto posto, con un distacco di ben 641 millesimi, mentre Sergio Perez è quinto a 709.

Cosa ci vuole dire questo margine? Tutto, o forse niente? Iniziamo con lo specificare che oggi ad Abu Dhabi tutti hanno voluto mischiare le carte in tavola, con Power Unit non spinte al massimo e gestione complessiva nella quale non si è voluto mostrare tutto il reale potenziale. Ad ogni modo le Frecce Nere hanno fatto capire che la prestazione sul giro secco ci sia, eccome. In ottica qualifiche l’obiettivo sarà monopolizzare la prima fila, dunque, come accaduto a Jeddah, dato che sia con le medie, sia con le soft, le W12 sembrano eccellenti.

Dove, invece, la Red Bull fa paura, è il passo gara. No, non stiamo esagerando con il termine “paura”. Max Verstappen ha inanellato una serie di tornate con pieno di carburante davvero clamorosa. Sempre costantemente sotto il muro dell’1:29 e, anzi, spesso sull’1:28 basso. Prestazioni impossibili per tutti gli altri. La Mercedes è stata in grado di proporre qualche escursione sotto il fatidico muro dell’1:29, ma sono stati solamente rari casi. Per questo motivo la questione gomme sarà decisiva. Qualifiche e gara potrebbero essere decisamente differenti, proprio come accaduto una settimana fa in terra saudita. La scuderia di Brackley parte con i favori del pronostico, ma mai dare per morta la Red Bull, tantomeno nell’ultima gara dell’anno, con il titolo in palio…

Foto: Lapresse

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