Formula 1

F1, Stefano Domenicali: “Con le nuove vetture il pilota farà davvero la differenza, e sarà più facile recuperare sui top team”

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Siamo ormai giunti ai titoli di coda per quanto riguarda il 2021 e la Formula Uno è già ampiamente proiettata verso la nuova annata, quella della tanto attesa rivoluzione tecnica. Nell’idea di FIA e Liberty Media questo cambio di pagina dovrà essere epocale, con la conseguenza di portare rinnovato equilibrio tra le scuderie, pensando anche all’innovazione del budget cap, che concorrerà a avvicinare i valori in pista.

Rimane da valutare il solito scenario delle “zone grigie” del regolamento, ovvero quelle pieghe nelle quali gli ingegneri andranno ad inserirsi per trarre un vantaggio importante. Si corre il rischio di vedere una nuova BrawnGP in stile 2009? Ovvero un team che, con uno stratagemma ai limiti (o forse oltre) i regolamenti, sconvolge ogni scenario?

Secondo il CEO di F1, Stefano Domenicali, questa eventualità non sarà uno “spauracchio”. “Capisco i timori, ma sono certo che, in una situazione del genere, chi dovrà inseguire riuscirà a recuperare lo svantaggio in breve tempo” racconta a motorsport.com. “È chiaro – prosegue il dirigente imolese – che in una stagione caratterizzata dal nuovo regolamento e dal budget cap ci potrebbero essere differenze di prestazioni tra le monoposto più grandi di quello che il pubblico possa attendersi. Tuttavia sono sicuro che, grazie alle limitazioni introdotte dal nuovo regolamento, in caso di grandi vantaggi di qualche team il divario sarà colmato molto rapidamente”.

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Stefano Domenicali prosegue nelle sue previsioni di quel che sarà il 2022 sportivo nella massima categoria del motorsport: “Sono convinto che, con le nuove monoposto ad effetto suolo, il pilota sarà di nuovo l’elemento predominante e questo fattore potrebbe consentire di avere molte più lotte in pista. Le vetture ad effetto suolo sono state progettate per evidenziare le abilità dei piloti. Sono auto che non soffrono l’effetto scia e che non risentono dell’aria sporca che deteriora rapidamente le gomme. L’obiettivo è quello di avere molti duelli in pista senza che i piloti siano condizionati dai limiti della vettura”.

Foto: LPS Antonin Vincent

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