F1, Verstappen soft e Hamilton medie: strategia diversa in gara ad Abu Dhabi: vantaggi e svantaggi

Risultato a sorpresa in quel di Yas Marina al termine delle qualifiche valevoli per il Gran Premio di Abu Dhabi 2021, ultimo appuntamento stagionale del Mondiale di F1, con Max Verstappen che si è preso di forza la decima pole position dell’anno sconfiggendo con tre decimi di margine il grande favorito della vigilia Lewis Hamilton.

L’olandese della Red Bull si è inventato una magia in Q3, anche grazie all’aiuto in termini di scia (comunque non decisivo) del compagno di squadra Sergio Perez, ma domani la gara sarà molto lunga e Mercedes potrà giocare la carta di una strategia diversa rispetto alla scuderia di Milton Keynes.

Hamilton infatti partirà dalla seconda piazzola in griglia con gomme medie, mentre Verstappen si è qualificato per il Q3 con le soft (dopo aver spiattellato il set precedente di medie) e dovrà quindi scattare dalla pole con il compound Pirelli più morbido in assoluto.

Max avrà sicuramente un vantaggio allo start e nel corso del primo giro, potendo contare sul maggiore grip delle soft rispetto alle gialle, tuttavia sarà presumibilmente costretto ad un Gran Premio in difesa sulla lunga distanza. Lewis allungherà infatti il più possibile il suo primo stint dopo la sosta del rivale olandese, tenendo aperta la chance di un pit-stop gratis in caso di Safety Car (o Virtual) e garantendosi la possibilità di avere a disposizione un treno di pneumatici hard decisamente più freschi e performanti per il secondo e ultimo stint della corsa.

Vedremo che tipo di passo sarà in grado di imporre la Red Bull n.33 con le soft a inizio gara, in modo da non doversi ritrovare nel traffico di vetture più lente dopo la sosta ai box. In tal senso la Mercedes di Valtteri Bottas potrebbe svolgere un ruolo fondamentale, con il finlandese (che parte 6° sulle medie dopo una pessima qualifica) chiamato a non perdere troppo terreno nei confronti della testa della gara per poter poi infastidire Verstappen dopo il suo pit-stop.

Foto: Lapresse