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Motocross, Jeffrey Herlings: “Nel 2021 ho vinto perché non ho commesso errori quando contava davvero”

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Al termine di una delle stagioni più equilibrate e spettacolari di sempre, Jeffrey Herlings ha vinto il Mondiale MXGP nel 2021 centrando così il quinto titolo iridato della carriera (il secondo nella classe regina). L’olandese della KTM ha avuto la meglio all’ultimo atto del campionato in quel di Mantova sul francese della Kawasaki Romain Febvre e sullo sloveno della Honda Tim Gajser.

Dopo tutta la sfortuna, tutti gli infortuni, continuavo a dire a me stesso, sono arrivato troppo lontano quest’anno per non farcela e me lo sono detto più e più volte. Sapevo solo che l’avrei fatto e l’ho fatto“, racconta Herlings al sito ufficiale della MXGP durante la pausa invernale di fine anno.

La pressione era alta e Tim è stato il primo a cedere con la partenza, quando è rientrato in pista nel modo sbagliato e per questo ha perso molti punti e non ha vinto una gara nelle ultime quattro manche quando contava davvero, perché ha commesso alcuni piccoli errori, quindi è uscito per primo dalla battaglia per il campionato – spiega il fuoriclasse nativo di Geldrop – Poi Romain, non direi che ha ceduto, ma ha anche commesso un errore nell’ultima gara quando si trattava di vincere il campionato. Quindi, sono stato il ragazzo che non ha commesso errori quando contava davvero“.

È stata dura, perché nessuno di noi si era ritrovato in quella posizione prima, beh, io ero in Messico nel 2014 quando ho corso con un femore rotto, ma quella era una situazione completamente diversa in cui correvo per sopravvivere più che per la battaglia per il campionato. Penso che sia stata dura per tutti noi e ne sono uscito vincitore. La stagione è appena finita e non vediamo l’ora che arrivi l’anno prossimo“, prosegue uno dei grandi rivali della carriera di Tony Cairoli.

A proposito della preparazione in ottica 2022: “Ovviamente dopo il ritiro Tony non ha più un programma completo. Jorge (Prado, ndr) non sta correndo molto, ma credo che sia tornato sulla moto ora, anche se non ne sono sicuro, quindi di fatto sono l’unico pilota KTM in sella alla nuova moto all’aperto. Ho impiegato molte ore per cercare di migliorare la moto, facendo molti giri. È una moto nuova e ha bisogno di tempo per averla pienamente come la vogliamo”.

Conosceremo i miglioramenti solo quando gareggeremo effettivamente, perché quando guidi da solo nessuno sta eguagliando la tua velocità o combattendo. La nuova moto sembra avere una migliore maneggevolezza, penso che darà più trazione su piste come la Turchia o Arco, credo che sarà migliore lì. È qualcosa che dobbiamo vedere il prossimo anno, ma la sensazione è che sia l’area in cui è migliorata. Fino ad ora va bene su ogni singola pista che abbiamo provato, e la moto più vecchia era del 2018, quindi abbiamo quattro anni di feedback su quella moto. Abbiamo apportato piccole modifiche nel corso degli anni su quella moto più vecchia, ma ora dobbiamo capire tutto da capo su quella nuova”, conclude il cinque volte iridato.

Foto: MXGP.com

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