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MotoGP, Claudio Domenicali: “Per Ducati il 2021 è stato l’anno migliore di sempre! Pecco da titolo nel 2022”

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Siamo giunti ormai alle battute conclusive del 2021 e, dato che parliamo del mondo della MotoGP, ormai vediamo il traguardo di questa annata. Tra pochi giorni si aprirà il 2022, un vero e proprio anno “zero” per il Motomondiale, ovvero il primo senza Valentino Rossi dopo 26 stagioni indimenticabili ma, sul fronte Ducati, si apre un nuovo campionato che porta con sé grandi speranze. Il team di Borgo Panigale ha chiuso con il vento in poppa l’ultima stagione e cercherà di portare fino a marzo questa onda lunga.

Per il momento, però, è tempo di bilanci, per fare il punto della situazione su quel che è avvenuto, e quello che non è avvenuto nel 2021. Ci ha pensato Claudio Domenicali, amministratore delegato di Ducati Corse, per mezzo di una lunga intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport. Il numero uno di Borgo Panigale ha iniziato assicurando che: “…non c’è alcun rammarico per questo campionato, sono totalmente soddisfatto per come abbiamo finito. Poi, è chiaro che tutte le marche in MotoGP puntano al Mondiale: quello piloti è il più prestigioso, e l’ha vinto giustamente Quartararo, perché è stato bravo e costante per tutta la stagione, non ha sbagliato quasi mai. Ma, con gli occhi del costruttore, finire con un podio tutto Ducati, come mai nella storia, ha un valore enorme, confermato dal miglior tempo nei test di Jerez in ottica 2022. Alcune occasioni perse, qualche errore di Pecco, qualche stranezza in alcune gomme non riescono a rovinare un grande 2021. Sia io sia Gigi Dall’Igna giudichiamo questa la miglior stagione di sempre”. 

Valentino Rossi ha salutato il Circus e ora gli scenario cambiano in maniera radicale. Sarà Ducati, quindi, il punto di riferimento per i tifosi italiani? “Lo so, anche se Valentino è insostituibile, è un unicum, una persona sola che ha incarnato un insieme di talento, determinazione, orientamento al risultato estremo e simpatia. Dall’altra parte, però, Ducati rappresenta molto più di quanto non fosse dieci anni fa, una presenza solida, certa, un bel modo di identificarsi per gli italiani che non è solo sportivo, ma anche tecnologico. Come la Ferrari in F1, che è come la Nazionale”.

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Il testimone dal “Dottore” potrebbe passare a “Pecco”? Francesco Bagnaia, dopotutto, ha chiuso con un crescendo mostruoso l’annata, con la bellezza di 4 successi nelle ultime 6 uscite. “Senza dubbio ha finito in una forma strepitosa, è il pilota che ha fatto meglio nella seconda parte della stagione. Ha impiegato un po’ a fare lo step in MotoGP, ma dopo Aragon ha svoltato. In realtà si era visto che era già pronto per vincere, ma per un motivo o per l’altro non la portava mai a casa. E’ un ragazzo dolcissimo, ma quando entra nel box è estremamente determinato, basta guardare gli occhi e vedi una faccia diversa. Nel 2022 si giocherà il titolo”.

Come conferma Claudio Domenicali, tuttavia, Ducati vuole essere protagonista in MotoGP sia dal punto di vista dei risultati in pista, sia dal punto di vista dell’innovazione tecnica. “Credo che Dall’Igna abbia interpretato in un modo pienamente Ducati il modo di fare le corse: siamo stati i primi a mettere le ali in MotoGP e su una moto di serie. Ci piace metterci in gioco dal punto di vista ingegneristico e tecnologico per offrire emozioni straordinarie sia dal punto di vista della guida che da quello della bellezza del design. Le corse sono il nostro laboratorio avanzato e poi c’è grande fiducia da parte dei piloti, che affrontano le nuove soluzioni tecnologiche con spirito positivo“.

Credit: MotoGP.com Press

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