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NBA, aumentano i casi di Covid e cambia il protocollo: misure più strette per contenere i contagi
Aumenta la preoccupazione in NBA in seguito a un nuovo, significativo, aumento di casi Covid tra membri dello staff e giocatori. Infatti, solo in questi ultimi due giorni ben 22 persone sono rientrate nel protocollo anti-Covid, tra cui Russell Westbrook, playmaker dei Los Angeles Lakers.
L’apprensione è ancora più alta se si considera il momento dell’anno nel quale ci si trova, vale a dire il periodo delle feste natalizie. Per questo, secondo quanto appreso da ESPN e The Athletic, la NBA ha deciso di correre ai ripari.
L’obiettivo è quello di rafforzare le misure di sicurezza del protocollo, così da controllare o quantomeno contenere i casi di positività al Covid. La decisione è stata presa di comune accordo con l’associazione dei giocatori.
I provvedimenti più rigidi si concentreranno nel periodo festivo, appunto, che va dal 26 dicembre all’8 gennaio, momento tradizionalmente ricco di impegni per le squadre di NBA. Cestisti e staff saranno obbligati ad indossare sempre la mascherina, dai viaggi sino all’allenamento pre-partita (e anche in panchina), e a sottoporsi a tampone nel giorno in cui bisognerà scendere in campo. Tuttavia, saranno esenti da quest’ultima misura di sicurezza chi è recentemente guarito dal Covid o chi ha ricevuto, da almeno 14 giorni, la terza dose di vaccino.
Inoltre, l’aumento di casi influisce, per il momento solo in Canada, anche sul pubblico: infatti, a partire da questo sabato, la capienza della Scotiabank Arena, che ospita le partite casalinghe dei Toronto Raptors, sarà ridotta al 50%.
Foto: LaPresse