Nuoto

Nuoto, Benedetta Pilato: i Mondiali di Abu Dhabi il vero nuovo inizio verso Parigi 2024

Pubblicato

il

Si chiude il 2021 di Benedetta Pilato con il Mondiale di Abu Dhabi. Un anno nato sotto il segno della speranza e che si chiude con qualche punto di domanda sul futuro della giovanissima campionessa pugliese. Se è vero che il campione si forgia nelle difficoltà, quello che si va a chiudere con uno strano Mondiale in vasca corta, per la ranista pugliese è stato sicuramente un anno di crescita.

Ha gioito ma ha anche pianto, Benedetta Pilato, ha rivisto la lista delle priorità più volte, ha vissuto a 16 anni l’esperienza più bella che possa esistere per uno sportivo, i Giochi Olimpici, ha migliorato il record del mondo dei 50 rana, divenendo la seconda italiana dopo Federica Pellegrini a detenere un primato mondiale, ha vinto un Europeo, ha fatto rinunce importanti mettendo avanti la scuola al nuoto, ha vissuto una fetta di vita da sedicenne che non tornerà più indietro e forse potrebbe essere proprio questo il segreto per un grande futuro.

Vivere il nuoto come un divertimento è la filosofia che ha permesso a Benedetta Pilato di raggiungere i massimi livelli mondiali: non perdere questa dimensione può essere un obiettivo plausibile per l’azzurra, almeno fino a quando dovrà far convivere l’attività agonistica con l’impegno scolastico. A 16 anni il nuoto non può essere tutto perchè il rischio è che a breve possa diventare niente e gli esempi ad altissimo livello non mancano di certo.

Questo per inquadrare il momento di Benedetta Pilato che un anno fa era la ragazzina che entrava in acqua e si migliorava ogni volta e oggi è la ragazza che può andarsi a prendere un risultato importante nei suoi 50 rana a livello mondiale, che si è preparata più per questa rassegna iridata che per gli Europei di Kazan, dove comunque è stata seconda alle spalle di Arianna Castiglioni e che, in assenza di sua maestà Lilly King, cercherà di giocarsela con la primatista mondiale Alia Atkinson che non finisce mai di stupire in vasca corta.

Per Benedetta Pilato i Mondiali di Abu Dhabi sono una tappa di passaggio, che potrebbe segnare l’inizio di un nuovo ciclo, o forse la fine del primo, dove la gara dei 50 rana è stata centrale. Nella crescita della ranista tarantina c’è l’obiettivo di concentrarsi sulla gara olimpica, i 100 rana dove vuole essere protagonista a Parigi 2024. Cambieranno tante cose per lei nei prossimi due anni, si chiuderà il ciclo scolastico e anche la muscolatura raggiungerà un assetto definitivo. C’è chi, a 18 anni, deve ancora iniziare a vincere, Pilato ci arriverà da campionessa navigata e l’importante è che ci arrivi ancora con l’entusiasmo che ha caratterizzato la prima parte della sua storia sportiva, passando per altre delusioni e vittorie strabilianti.

Foto Lapresse

Exit mobile version