Nuoto

Nuoto, Mondiali vasca corta: le speranze di medaglia dell’Italia. Obiettivo Shanghai 2006 (12 podi)

Pubblicato

il

Dopo Kazan, Abu Dhabi per scrivere una nuova pagina di storia del nuoto azzurro. La Nazionale italiana ha tutte le carte in regola per migliorare il bottino di medaglie di Shanghai 2006, quando gli azzurri salirono per 12 volte sul podio piazzando per due volte le staffette maschili sul gradino più alto. Il Mondiale in vasca corta non è mai stato un evento che ha riservato enormi soddisfazioni alla squadra azzurra, anche in tempi recenti: Hangzhou nel 2018 vide l’Italia salire sette volte sul podio con tre argenti e quattro bronzi, mentre l’ultimo oro azzurro risale a Windsor 2016 ed è griffato Federica Pellegrini nei 200 stile libero.

L’Italia si presenta agguerrita all’appuntamento in Medio Oriente anche se pochi atleti azzurri hanno preparato specificatamente questo appuntamento, che arriva a chiusura di un anno estenuante, caratterizzato dalla rincorsa ai Giochi Olimpici, dal grande appuntamento di Tokyo e da un autunno zeppo di gare fra ISL, Europei e Campionati Nazionali. Insomma l’unica certezza si chiama stanchezza ma l’Italnuoto ha abituato gli appassionati a prestazioni e risultati stupefacenti e, in una edizione in cui tanti big mancheranno all’appello (in particolare statunitensi e australiani ma non solo) l’Italia proverà a recitare il ruolo da protagonista che le si addice in una fase così importante della sua storia.

Le possibilità di medaglie degli azzurri sono davvero tante e il bello è che non saranno esclusivamente i “soliti noti” a dare l’assalto al podio. Ci saranno loro e ci sarà un manipolo di giovani che in parte hanno già fatto grande l’Italia a Tokyo prima e a Kazan poi, ritoccando record su record di partecipazione alle finali e di medaglie conquistate.

16 DICEMBRE. L’Italia ha le carte in regola per partire con il piede giusto. Nei 400 stile libero Matteo Ciampi, argento europeo, può inserirsi nella lotta per il podio anche se non sarà affatto facile, visto che al via c’è il britannico Dean, il lituano Rapsys (assente a Kazan e specialista della vasca corta) e il campione europeo Kroon che non saranno facili da battere. tra gli outsider c’è anche Marco De Tullio, meno performante in vasca corta rispetto alla piscina olimpionica.

Alberto Razzetti, invece, può puntare al podio nei 200 farfalla, specialità nella quale, battendo il fenomeno ungherese Milak (assente qui), si è laureato campione europeo. Se la giocherà con Chad Le Clos, che in vasca corta è sempre un avversario pericoloso, con il norvegese Zenimoto Hvas, che a Kazan diede forfait per un attacco influenzale, ai brasiliani Lanza e De Deus, protagonisti della ISL e allo statunitense Harting. Razzetti ci potrebbe provare anche nei 200 misti uomini, piazzati stranamente in apertura di programma, ma il rischio è di sprecare troppe energie.  Di sicuro non ci sarà Ceccon (iscritto a questa gara) che punterà tutto sulla staffetta veloce. Più complicato l’assalto al podio di Ilaria Cusinato, che comunque a Riccione è apparsa in ottima condizione e Sara Franceschi, argento europeo, al podio dei 400 misti che hanno nella canadese Pickrem e nella statunitense Margalis, già protagoniste nella ISL, le due grandi favorite.

In chiusura di programma la carta da medaglia più importante per l’Italia che parte da favorita nella 4×100 stile libero uomini con Zazzeri, Deplano, Miressi e Ceccon che proveranno a prendersi un’altra grande soddisfazione dopo l’argento olimpico. Squadra da battere la Russia, ma attenzione anche agli statunitensi che, pure senza qualche star, potrebbero dire la loro.

17 DICEMBRE. E’ il giorno dei ranisti azzurri. Nei 50 femminili sono in vasca Arianna Castiglioni e Benedetta Pilato, rispettivamente oro e argento agli europei di Kazan ma stavolta la concorrenza per il gradino più alto del podio è titolata ed è rappresentata dalla primatista mondiale, la giamaicana Alia Atkinson che in vasca corta è sempre molto difficile da battere. Le azzurre sono comunque da podio, anche se la condizione di entrambe non sarà ottimale. Nei 100 rana uomini l’Italia punta sul campione europeo e bronzo olimpico Nicolò Martinenghi che affronta la solita battaglia spalla a spalla con il primatista mondiale, il bielorusso Shymanovich, l’olandese Kamminga, il turco Sakci e lo statunitense Fink.

Qualche speranza di inserirsi nella lotta per le posizioni che contano potrebbe averla la 4×50 mista donne, con Scalia, Di Liddo, Pilato (o Castiglioni) e Di Pietro che potrebbero essere molto competitive ma qui la concorrenza non manca di certo. A segno potrebbe andare anche la 4×50 stile libero mista: Zazzeri e Miressi assicurano tanta qualità per gli uomini, Di Pietro e Cocconcelli dovranno resistere al ritorno dei rivali e riescono spesso a dare il meglio nelle staffette veloci. Lorenzo Mora e Matteo Rivolta possono recitare il ruolo di outsider nei 100 dorso ma qualcuno dei big, tra i quali il russo Kolesnikov, il rumeno Glinta, il brasiliano Guido e il greco Christou, tanto per fare qualche nome, deve distrarsi per permettere agli azzurri di entrare nel giro medaglie.

Ci proverà anche Ilaria Bianchi, prima donna d’oro a un Mondiale in vasca corta nove anni fa, a salire sul podio in quella che è pian piano diventata la sua gara nella piscina da 25 metri, i 200 farfalla. In Europa non scende dal podio da quattro anni, al Mondiale su questa distanza le manca la medaglia: si può fare anche perché ha imparato a gestirsi meglio e a non sparare tutte le cartucce nella prima parte di gara.

18 DICEMBRE. Al giro di boa altre carte da medaglia per l’Italia che non sarà in lizza per il podio nei 200 rana uomini e nei 100 stile donne. Ci proverà, ma la forma non sembra quella dei giorni migliori, Margherita Panziera nei 200 dorso, gara in cui è stata seconda agli Europei dietro alla grande favorita Kira Toussaint. Attenzione alla specialista canadese Kylie Masse, alla bielorussa Shkurdai e a tante outsider fra cui le russe.

Tra i grandi favoriti dei 100 farfalla uomini c’è Matteo Rivolta che ha palesato uno stato di forma ottimale nelle scorse settimane e proverà a giocarsela con atleti del calibro di Tom Shields, grande specialista della vasca corta, Chad Le Clos, il norvegese Zenimoto Hvas, l’ungherese Szabo e anche l’azzurro Michele Lamberti che è stato grande protagonista a Kazan (è argento europeo della specialità) e vuole farsi trovare pronto anche ad Abu Dhabi. Vuole la medaglia e, perché no, anche la rivincita degli Europei, Simona Quadarella che affronta ancora una volta la sfida tutta europea con la russa Kirpichnikova (tre ori a Kazan) e la tedesca Gose (bronzo europeo) negli 800 stile libero. Da podio anche la staffetta 4×50 mista mista con tante soluzioni a disposizione del ct Butini.

19 DICEMBRE. Giornata che potrebbe rivelarsi trionfale per la spedizione azzurra. Si parte con la 4×50 stile libero uomini e l’Italia, argento europeo dietro l’Olanda, parte tra le grandi favorite per la vittoria. Serve la miglior Silvia Di Pietro, e non è detto che non ci sia, per dare l’assalto al podio dei 50 farfalla donne che presentano al via alcune delle migliori interpreti a livello mondiale, da Sjoestroem a Kromowidjojo, da Barratt e Gastaldello, passando per Ntountounaki e De Waard.

Marco Orsi, ma anche Thomas Ceccon, possono essere grandi protagonisti nei 100 misti. Il bolognese è campione europeo in carica ma se la dovrà vedere con Kolesnikov, Vazaios, Seto e Michael Andrew, tutta gente che se indovina la gara giusta non è affatto semplice da battere e nella sfida per il podio anche Ceccon non può essere scartato a priori. Molto difficile il compito di Simona Quadarella nei 400 stile libero: sulla carta i posti sul podio sono prenotati dalla specialista di Hong Kong Siobahn Haughey, dominatrice delle ISL, dalla campionessa d’Europa Kirpichnikova e dalla canadese McIntosh ma, con una buona condizione fisica, la nuotatrice romana ci proverà ad inserirsi nelle posizioni che contano.

C’è Lorenzo Zazzeri in lizza per una medaglia pesante nella gara più veloce, i 50 stile libero che hanno tanti favoriti ma non un padrone assoluto, visto che sono assenti, tanto per fare due nomi, Dressel e Chalmers. Morozov, Szabo, Proud e De Boer gli avversari più titolati dello specialista toscano, argento agli Europei. Michele Lamberti affronta la sua gara prediletta, i 50 dorso sapendo che sarà quasi impossibile battere il favorito, il russo Kolesnikov ma che contro tutti gli altri rivali se la può giocare alla pari: da Glintas a Diener da Guido a Christou. Ci proverà a salire sul podio anche la staffetta 4×200 maschile che può stupire ma che non parte con i favori del pronostico, a meno che non ci sia una crescita di condizione repentina per qualche protagonista che finora non è riuscito ancora ad esprimersi al meglio in questa fase della stagione.

20 DICEMBRE. Altra giornata da tensione alta per l’Italia che subito può prendersi grandi soddisfazioni nella 4×50 mista maschile con Zazzeri a fare da trascinatore e Orsi possibile valore aggiunto. Ilaria Cusinato e Sara Franceschi possono dire la loro nei 200 misti pur senza partire favorite per salire sul podio. Matteo Rivolta sfiderà ancora l’ungherese Szabo (campione d’Europa) nei 50 farfalla, che vedono al via anche il bronzo continentale Thomas Ceccon ma gli azzurri dovranno fare attenzione anche agli esperti specialisti Santos, brasiliano, e Shields, statunitense.

Torna in scena, dopo le fatiche del primo giorno, Alberto Razzetti che ci riprova nei 400 misti, gara che sta imparando pian paino a conoscere e che lo ha visto protagonista agli Europei, sia in vasca lunga (argento) che in vasca corta (ancora argento). Seto, Borodin e Scott sono gli uomini da battere, non certo tre atleti qualsiasi ma l’azzurro può farsi trovare pronto nel caso uno dei tre vada in difficoltà. Martina Carraro, campionessa europea, e Arianna Castiglioni cercheranno di salire sul podio mondiale, lasciandosi magari alle spalle quella Alia Atkinson capace di dare il meglio in gare di questo tipo.

21 DICEMBRE. L’Italia chiude con alcune delle sue star in gara: prima fra tutte il primatista mondiale Gregorio Paltrinieri che se la vedrà in un 1500 stile libero che si preannuncia di altissimo livello con gli avversari delle ultime stagioni, il tedesco Wellbrock e l’ucraino Romanchuk. Alessandro Miressi ha tutte le carte in regola per giocarsi la vittoria nei 100 stile libero dove peseranno le assenze importanti di Dressel e Chalmers ma dove si rinnoverà la sfida con il russo Kolesnikov che ebbe la meglio a Kazan un mese fa agli Europei.

Francesca Fangio, bronzo europeo, dovrà superarsi per puntare al podio nei 200 rana donne ma l’impresa non è impossibile, mentre il miglior Lorenzo Mora, argento continentale, può prendersi grandi soddisfazioni nei 200 dorso uomini dove al via non ci sarà il campione olimpico Rylov. In corsa per una medaglia anche Michele Lamberti, mentre gli avversari degli azzurri possono essere l’esperto polacco Kawecki e il tedesco Diener.

Nicolò Martinenghi proverà a dire la sua nei 50 rana dove il grande favorito è sempre il bielorusso Shymanovich ma l’azzurro ha tutte le caratteristiche per inserirsi nella lotta per il bersaglio grosso. Italia da medaglia anche nella staffetta mista maschile (che potrebbe giocarsi anche l’oro) e, perché no, in quella mista femminile, qualora tutte le protagoniste azzurre fossero in grande forma. 

Foto Lapresse

Exit mobile version