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Nuoto, pagelle Mondiali 16 dicembre: Alberto Razzetti si consacra, Benedetta Pilato poco convincente
Nuoto, pagelle Mondiali 16 dicembre
Alberto Razzetti è l’uomo copertina per l’Italnuoto nella giornata di apertura dei Mondiali in vasca corta di Abu Dhabi. Un oro, un bronzo e due record italiani sbriciolati per il ligure di stanza a Livorno che si propone come una delle star del movimento natatorio azzurro. Si conferma anche la staffetta 4×100 stile libero uomini, seconda alle spalle della Russia, e arrivano altre buone notizie da De Tullio, quarto nei 400 stile, Cusinato, sesta nei 400 misti, Da Martinenghi e Mora, bravi ad acchiappare il posto in finale, mentre preoccupa, in chiave podio, la prestazione di Benedetta Pilato, apparsa lontana dalla migliore condizione nelle batterie e semifinali dei “suoi” 50 rana. Ecco tutti i voti della prima giornata di gare:
ALBERTO RAZZETTI 10: La giornata perfetta! A Kazan era stato oro nei 200 farfalla e bronzo nei 200 misti e ad Abu Dhabi, in un contesto totalmente diverso, è stato oro nei 200 farfalla e bronzo nei 200 misti. E’ entrato già da un po’ in una nuova dimensione e gli riesce tutto con estrema facilità. Sono in arrivo sfide stellari con Federico Burdisso e miglioramenti nei misti ma per ora è il re dei 200 farfalla in vasca corta, battendo Ponti e un certo Le Clos che alla fine gli fa i complimenti con un record italiano di grandissimo spessore. Il capolavoro lo compie nei 200 misti: bisogna scorrere la lista dei partenti e il loro pedigree per capire il livello d una gara nella quale, nonostante si trattasse del quarto 200 in otto ore, Razzetti è riuscito ad essere protagonista assoluto. Strabiliante!
MARCO DE TULLIO 7.5: Il miglior De Tullio in vasca corta di sempre. Forse la sua miglior prova di un 2021 che non lo può aver soddisfatto per i risultati ottenuti. Il lockdown, lo stop non lo hanno favorito ma, tra una tappa della ISL e l’altra, ha lavorato sodo ed oggi ha disputato una batteria intelligente e una finale coraggiosa finendo ai piedi del podio. E’ una dichiarazione di intenti in vista della prossima stagione, che potrebbe essere quella della consacrazione definitiva a livello mondiale.
MATTEO CIAMPI 5.5: Ha pagato dazio alla stanchezza. Aveva preparato bene gli Europei, era riuscito a restare in condizione per la seconda fase della ISL ma oggi gli è mancata quella brillantezza che serve per fare la differenza a questi livelli. Sfortunato per aver fallito l’ingresso in finale per pochi decimi. Proverà a rifarsi nei 200 ma la condizione non sembra ottimale.
ARIANNA CASTIGLIONI N.G.: Meriterebbe un bel voto per quello che ha mostrato in acqua ma la squalifica per gambata irregolare ha cancellato tutto, anche il nostro voto, in attesa che possa riscattarsi.
BENEDETTA PILATO 6: Fatica tanto in questa fase. La scelta di mollare un po’ la presa in questo autunno sta presentando il conto ma lei non sembra essere particolarmente preoccupata. Lo scenario per tentare di salire sul podio iridato nei suoi 50 rana è ideale e l’impressione è che se non ci riuscirà, se ne farà una ragione. Ci proverà sicuramente fino all’ultima bracciata ma quella attuale non è la Pilato dell’anno scorso.
LORENZO MORA 7.5: Anche lui ormai è entrato in una nuova dimensione. Ogni virata è una sfida che spesso vince. Quarto miglior tempo in batteria, quinto in semifinale e prima finale iridata col personale, quel 49”99 che pone fine all’ossessione dei 50”. Una bella storia, che potrebbe avere un lieto fine già dai 100 anche se la gara più attesa sono i 200.
THOMAS CECCON 7.5: Il suo 100 lanciato della seconda frazione in staffetta è qualcosa di bello, è un capolavoro di armonia e velocità. L’argento iridato porta la sua firma con una prestazione super. Nei 100 dorso, gara che ha ripreso in mano per l’occasione, è un po’ sfortunato ed esce di scena in semifinale per un solo centesimo ma il suo Mondiale è solo all’inizio e può prendersi altre soddisfazioni.
ILARIA CUSINATO 7: Sesto posto mondiale per la veneta che incappa in una gara di altissimo livello cronometrico e, pur nuotando la sua miglior prestazione delle ultime stagioni, non riesce ad inserirsi nella lotta per il podio. Una prestazione che rispecchia il suo valore attuale, impreziosita dal primo posto nelle batterie del mattina. La “cura Giunta” farà il resto ma si parte da un’ottima base.
NICOLO’ MARTINENGHI 7: Non è la sua migliore versione e non potrebbe essere altrimenti visto che da aprile è sceso in vasca per gareggiare una sessantina di volte ed è inevitabile che la stanchezza presenti il conto. Si gestisce bene e tiene qualche energia per la finale. Ha le carte in regola per il podio anche se uno tra Shymanovich, Fink e Kamminga sarà difficile da battere. Il carattere non gli manca e non ha granchè da perdere.
MARGHERITA PANZIERA 5: E’ come se, dopo i 100 dorso di Tokyo, si fosse spenta una luce che non si è più riaccesa. Va bene, non è la sua gara preferita, ma è pur sempre vice campionessa europea dei 100 in vasca lunga e da lei un minimo di animus pugnandi si attende sempre. Non c’è la determinazione e probabilmente non c’è neppure la condizione, anche se nei 200 anche a Kazan prima e a Riccione poi, non fece male e, a “casa sua”, potrebbe ritrovare lo smalto dei giorni migliori.
SILVIA SCALIA 6: Il 100 dorso è ancora una gara troppo lunga per lei. Prova a cavarsela con virate e subacquee che sono la specialità della casa, basta per accedere alla semifinale, non per la finale che non arriva a causa della seconda parte di gara.
LORENZO ZAZZERI 7: Esce dall’acqua con il broncio ma forse quando si renderà conto che è stato Shchegolev a fare un tempo strepitoso e lui ha fatto il suo compito, si lascerà andare al sorriso che è il minimo per salutare un argento mondiale. Accumula la rabbia giusta per scatenarsi nel 50 stile.
MANUEL FRIGO 6: La condizione di Tokyo che portò l’argento olimpico in ultima frazione è lontana. L’unico, al mattino, a non scendere sotto i 46” lanciati. Un tempo che gli costa il posto in finale.
LEONARDO DEPLANO 7.5: Riceve il testimone virtuale al primo posto da Ceccon e lo consegna da primo a Zazzeri. Una situazione tutt’altro che scontata per uno specialista dei 50 che ha fatto passi da gigante sulla distanza doppia e oggi si è andato a prendere la prima medaglia iridata. Non è finita qui.
ALESSANDRO MIRESSI 7.5: Il lancio perfetto. L’azzurro, dopo un debutto un po’ farraginoso al mattino, nuota 46”12 nella prima frazione della staffetta 4×100 stile in finale e conferma tutta la sua classe facendo ben sperare anche per la gara individuale. Altro argento mondiale, altra staffetta del cuore.
Foto Lapresse