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Nuoto, pagelle Mondiali 19 dicembre: Mora, Ceccon, 4×50, è l’Italia dei quattro stili!
Nuoto, pagelle Mondiali 19 dicembre
Ancora tre medaglie per l’Italnuoto ai Mondiali di Abu Dhabi che avvicinano la squadra azzurra al record di podi in un Mondiale in corta (12 a Shanghai). L’impresa di giornata porta la firma dei Miressi, Deplano, Frigo e Zazzeri che hanno conquistato l’oro nella 4×50 stile libero e il cambio tra Frigo e Miressi resterà uno dei momenti più belli di questa rassegna per i colori azzurri. Così come fra i frame da ricordare ci sarà la subacquea, tirata al millimetro, da Lorenzo Mora, argento nei 50 dorso, prima medaglia individuale al Mondiale come il bronzo nei 100 misti è il primo alloro iridato per Thomas Ceccon, tanto esplosivo in apertura di serata, quanto poco brillante nel finale. Ecco tutti i voti ai protagonisti della quarta giornata del Mondiali di Doha che ha visto tanta Italia in vasca.
ARIANNA CASTIGLIONI N.G.: Perseguitata da giudici attentissimi
MANUEL FRIGO 8: Campione a sorpresa. Mai avrebbe pensato anche solo di disputarla una finale della 4x50stile libero e invece Ceccon gli cede il posto e lui si fa trovare pronto, come al mattino. Dopo l’oro olimpico arriva anche l’oro mondiale nella staffetta meno attesa. Bella soddisfazione.
SIMONA QUADARELLA 5.5: Ha sparato tutte le cartucce ieri negli 800 e le sono rimaste poche energie per una gara dove l’obiettivo massimo, in questa situazione, era la finale. Peccato perché poteva essere alla portata.
MARTINA RITA CARAMIGNOLI 5.5: Non entra nemmeno nella lotta per la finale dei 400 stile. Conosce i suoi limiti attuali e il suo obiettivo lo ha già centrato.
ALESSANDRO MIRESSI 8: E’ il man of the match della staffetta d’oro. Trova un cambio e un tuffo fantastici e stende tutti gli avversari con un’ultima frazione di altissima qualità.
LORENZO ZAZZERI 8.5: Protagonista della miglior frazione in una staffetta d’oro e protagonista con il personale nella finale individuale che gli porta il record personale e un quarto posto che lo conferma tra i grandissimi della velocità mondiale.
LEONARDO DEPLANO 8: Apre come ci si attende da lui la staffetta 4×50 d’oro. E’ in forma, anche se la stanchezza, con tutte queste gare, si fa sentire. Dopo l’argento nella 4×100 arriva un grande oro nella staffetta più veloce. E’ al momento giusto al posto giusto.
SILVIA DI PIETRO 6.5: Ci mette tutto l’impegno possibile ma non riesce a migliorarsi Silvia Di Pietro che torna dopo tanto tempo a disputare una finale mondiale e si deve accontentare del settimo posto, spiegando che non può essere al meglio per questioni di “ciclo mensile”.
MARCO ORSI 6: Tre quarti di gara ad altissimo livello, poi, dopo l’ultima virata il serbatoio si scarica in modo repentino e arriva un settimo posto che non lo può soddisfare anche perché col tempo di Kazan sarebbe potuto arrivare un altro oro. Ci riproverà il prossimo anno.
COSTANZA COCCONCELLI 7: Prima finale iridata individuale e atteggiamento più che apprezzabile. Resta indietro dopo la prima vasca ma non molla la presa e con tenacia torna sotto, strappando un ottimo quinto posto ad un soffio dal record italiano. Continua la crescita.
MATTEO RIVOLTA 7.5: Non è facile ripartire dopo essere diventato campione del mondo. Fatica sia in batteria che in semifinale nei 50 farfalla ma la forma è talmente buona che riesce a strappare un quarto posto e domani proverà a portare a casa un’altra medaglia.
THOMAS CECCON 7: Chiede tanto, troppo al suo fisico. Una batteria al mattino, una finale dispendiosa dal punto di vista mentale in avvio di programma, nella quale esaurisce gran parte delle energie ma conquista il primo bronzo individuale della sua carriera e poi già ha il fiato corto nei 50 farfalla e arriva un po’ svuotato alla 4×200 dove perde il contatto con le squadre che poi si giocheranno le medaglie.
SILVIA SCALIA 6: Una semifinale mondiale non è certo da buttare. Esce dall’acqua con la consapevolezza che qualcosa in più si sarebbe potuto fare ma non si sa se sarebbe bastato per centrare la finale.
LORENZO MORA 8: Un argento fantastico, frutto di una cura dei particolari quasi maniacale che lo ha portato a primeggiare in vasca corta e che lo potrebbe portare lontano anche in lunga. Se la gioca alla grande, rischia e ormai è in una nuova dimensione . Prestazione da applausi.
MICHELE LAMBERTI 6.5: Non è quello spumeggiante di Kazan ma se si aspettava un segnale di conferma, eccolo nella finale dei 50 dorso dove chiude quinto a 3 centesimi dal podio non senza un pizzico di rammarico. L’operazione consolidamento è andata a buon fine.
MARTINA CARRARO 6: Pensarla fuori dalla finale dei 100 rana tre settimane fa era impensabile. Poi l’imponderabile. Il fidanzato Fabio Scozzoli col Covid, una settimana di isolamento e la condizione che vola via e con lei anche la possibilità di ben figurare al Mondiale e chiudere un cerchio iniziato con il bronzo iridato tre anni fa. Peccato.
MATTEO CIAMPI 7: Lancia la staffetta con una frazione equilibrata e con un tempo di buon livello.
FILIPPO MEGLI 7: Il suo lo fa, per quelle che sono le possibilità attuali. Va aspettato perché può e deve fare molto meglio.
ALBERTO RAZZETTI 8: Si conferma uomo dei campionati e uomo squadra. Si getta in un campo sconosciuto come i 200 stile libero con l’atteggiamento del veterano e piazza una super frazione al mattino e mette paura a Russia e Brasile al pomeriggio con 1’41”33 di frazione lanciata al pomeriggio. Meglio di lui solo il russo Shchegolev. Infinito.
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