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Nuoto, Paolo Barelli: “L’aumento del costo delle bollette frena economia e sport”

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Il 2021 che sta per salutarci è stato indiscutibilmente l’anno d’oro dello sport italiano. Tantissimi successi in molte discipline a dimostrazione che i rappresentanti del Bel Paese, in un contesto agonistico molto complicato per via della pandemia Covid-19, hanno saputo trovare le soluzioni a problematiche importanti e non solo attinenti al contesto sportivo.

Da questo punto di vista, il nuoto è un esempio emblematico. In piscina i risultati sono stati ragguardevoli, considerando le sei medaglie olimpiche e il record di podi e di ori nelle manifestazioni continentali e mondiali in vasca corta che hanno fatto calare il sipario.

Tutto molto bello e apprezzabile, ma da parte del presidente della Federnuoto, Paolo Barelli, il grido d’allarme è molto chiaro e si lega ai costi di gestione degli impianti che possono permettere agli atleti di allenarsi e nello stesso tempo alle nuove leve di seguire i modelli di alto livello.

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L’aumento del costo delle bollette frena drammaticamente l’economia. A subirne le conseguenze sono le famiglie e le imprese, pilastri del nostro sistema sociale e produttivo. Ciò investe anche lo sport e la gestione, già difficile, di piscine e impianti sportivi che rischiano di chiudere“, le parole di Barelli (capogruppo di Forza Italia) alla Camera dei deputati.

Molti settori sono già a rischio, da quelli industriali, commerciali, agricoli e produttivi a quelli con valenza sociale. Le strade per scongiurare le serie conseguenze di questa situazione sono: aumentare in modo considerevole la produzione nazionale di energia e ridurre la tassazione“, i concetti espressi dal n.1 della FIN (fonte: sito Federnuoto).

Da capire se e come il Governo vorrà intervenire in soccorso delle imprese e, nel caso specifico, delle società sportive per fronteggiare la crisi sanitaria ed economica.

Foto: LaPresse

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