Nuoto
Nuoto, risultati batterie Mondiali 16 dicembre: super Razzetti in due Finali! Bene Cusinato, De Tullio e 4×100 sl uomini
Hanno preso il via quest’oggi con le prime batterie i Mondiali 2021 di nuoto in vasca corta. Nell’Etihad Arena di Abu Dhabi gare e risultati di un certo rilievo.
Il via alle danze lo si è dato con le heat dei 400 stile libero maschili. In casa Italia da registrare l’entrata in Finale di Marco De Tullio. Il pugliese ha siglato l’ottavo e ultimo tempo utile per rientrare nella top-8 con il crono di 3:39.53 nell’overall comandato dall’austriaco Felix Auböck (3:37.91). Grande equilibrio ed eliminazioni eccellenti come quelle purtroppo di Matteo Ciampi, argento agli Europei di vasca corta a Kazan, primo degli esclusi in 3:40.10 e del tunisino (campione olimpico) Ahmed Hafnaoui decimo in 3:40.30.
Nei 200 stile libero femminili la canadese Rebecca Smith e la rappresentante di Hong Kong Siobhan Bernadette Haughey hanno posto il loro marchio con il miglior tempo ex aequo di 1:52.86. Sorprendente la canadese per il piglio mostrato in vasca, mentre conferme dalla parte dell’asiatica, favorita n.1 per l’oro iridato per quanto ha fatto vedere in quest’ultimo scorcio di stagione. Una Finale nella quale non vi saranno azzurre, dal momento che la Nazionale deve ritrovare una rappresentante di alto profilo dopo il ritiro di Federica Pellegrini. Un atto conclusivo nel quale non ci saranno alcune atlete di alto livello come la ceca Barbora Seemanová (nona in 1:54.75), oro europeo a Budapest in vasca lunga quest’anno, e la britannica Freya Anderson (undicesima in 1:56.19), velocista di razza e oggi sottotono.
Un buon Alberto Razzetti nelle batterie dei 200 farfalla uomini. Il ligure, campione d’Europa in carica in vasca corta, ha siglato il quinto tempo dell’overall in 1:51.33, aggiudicandosi la propria la quarta heat e mettendo in mostra personalità. Vedremo nel pomeriggio quanto ci sarà ancora da dare in Finale, visto che si è andati molto forte. Il miglior crono dell’americano Trenton Julian di 1:50.32 lo sta a certificare. Probabilmente, ‘Razzo’ per centrare la top-3 dovrà migliorare il proprio primato italiano di 1:50.24.
Bene Benedetta Pilato nelle batterie dei 50 rana. La classe 2005 pugliese ha ottenuto il terzo crono dell’overall ex aequo con la finlandese Ida Hulkko (29.73), lontano però da quel fantascientifico 28.81 con cui aveva siglato l’anno passato il record europeo. Tanta amarezza invece per Arianna Castiglioni che ha dovuto incassare una squalifica per gambata irregolare dopo aver siglato l’ottimo riferimento di 29.77. In vetta alla graduatoria mattutina la primatista del mondo Alia Atkinson in 29.55.
Convincente Lorenzo Mora nei 100 dorso. L’azzurro ha concluso il suo incedere con la vittoria ex aequo della propria heat con l’americano Shaine Casas (50.40). Mora, in questo contesto, si è tolto la soddisfazione di precedere il russo Kliment Kolesnikov, tra i favoriti della vigilia, che ha chiuso solo con il sesto tempo dell’overall in 50.55. Decisamente compassata l’azione di Thomas Ceccon: il veneto ha siglato l’11° crono di 51.01, rientrando in semifinale, ma non impressionando nella sua prestazione.
Una super Ilaria Cusinato nelle heat dei 400 misti. La veneta, con una prova di alto profilo per approccio e rendimento, ha ottenuto il miglior tempo di ingresso alla Finale di 4:30.27. Bene l’azzurra soprattutto nella rana e a stile libero, frazioni nelle quali in passato aveva spesso sofferto. Nella mattinata di Abu Dhabi, invece, i pezzi del puzzle sono stati messi insieme. Nell’atto conclusivo ci si dovrà guardare dalla canadese Tessa Cieplucha (4:30.62) e soprattutto dall’americana Melanie Margalis (4:30.75), con quest’ultima che forse si è potuta permettere un po’ di gestione in batteria.
Pioggia di squalifiche nei 100 rana uomini (per gambata irregolare ecc.), ma i favoriti l’hanno scampata. L’olandese Arno Kamminga ha fatto capire di esserci e il suo 56.19 è stato notevole, al cospetto del primatista del mondo Ilya Shymanovich (56.20) che ha seguito a ruota. Sottotono, ma magari anche un po’ per scelta, Nicolò Martinenghi. Il campione d’Europa in carica ha nuotato un 57.43 ‘normale’ per lui, classificandosi in quinta posizione nel computo complessivo delle batterie. Un Martinenghi stanco o in trattenuta in vista delle semifinali? La risposta nel pomeriggio.
Controprestazione di Margherita Panziera nelle heat dei 100 dorso. L’azzurra ha nuotato un crono da 58.46 che non le ha consentito di rientrare nel novero delle qualificate alle semifinali. Ce l’ha fatta, invece, Silvia Scalia con il 13° crono (58.05) in una specialità nella quale l’americana Katherine Berkoff (55.92) e l’olandese Kira Toussaint (55.95) sono ste le uniche a infrangere la barriera dei 56″. La mattinata attiva di Razzetti è stata suggellata dalla Finale conquistata anche nei 200 misti. L’azzurro ha ottenuto l’accesso con il terzo crono di 1:53.19 preceduto nell’ordine dei tempi dal giapponese Daiya Seto (1:52.38) e dall’americano Carson Foster (1:52.59).
A completamento della giornata è arrivato il pass per l’atto conclusivo della 4×100 stile libero maschile. Alessandro Miressi (46.76), Lorenzo Zazzeri (46.79), Leonardo Deplano (46.43) e Manuel Frigo (47.02) hanno centrato il terzo crono di accesso di 3:07.00, preceduti dalla Russia (3:06.02) e dagli Stati Uniti (3:06.78). Nella Finale ci saranno quasi sicuramente dei cambiamenti nel quartetto azzurro, con l’inserimento di Ceccon che potrebbe dare un contributo importante. Nelle heat della 4×100 sl femminile, prive dell’Italia, l’Olanda ha fatto la voce grossa in 3:31.39 davanti agli Usa (3:31.91) e alla Cina (3:31.95).
Foto: LaPresse