Ciclismo

Patrick Lefevere fa dietrofront e investe nel ciclismo femminile. Progetto con le Under 23: “Vogliamo vincere”

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Patrick Lefevere ha sempre aspramente criticato il ciclismo femminile, adottando anche delle parole di scarso gusto. Il generale manager della QuickStep aveva dichiarato che non era pronto a investire in questo settore perché non assicurava rientri, ma il vulcanico belga sembra avere fatto retromarcia.

La società Experza, di cui lo stesso Lefevere è co-fondatore assieme a Sylvie Anraed, supporterà economicamente la formazione olandese NXTG Racing. Si tratta dell’unica squadra Under 23 di ciclismo femminile, anche se partecipa a corse elite visto che quella categoria giovanile non è presente tra le donne. Il programma della compagine fondata nel 2019 è focalizzato nello sviluppo e nella crescita delle giovani cicliste.

Per il 2022 sono tesserate 16 atlete, tra cui l’italiana Gaia Masetti. La direttrice sportiva sarà l’esperta Jolien D’Hoore, la quale ha appena concluso la sua carriera da professionista. Patrick Lefevere, che si sarebbe separato dal vecchio sponsor Deceuninck anche a causa di divergenze sull’universo del pedale in rosa, ha precisato: “Non ho nulla contro il ciclismo femminile, che sta crescendo molto velocemente. Tuttavia, al momento sento che non ci sono abbastanza atlete di un certo livello per tutte le attuali squadre del World Tour. Ecco perché voglio fare il contrario e partire dalle junior e dalle giovani cicliste, dando loro un ambiente in cui crescere“.

Il 66enne ha poi proseguito: “Essendo la squadra maschile più vincente del mondo, a lungo termine vorremmo diventare una squadra vincente anche nel ciclismo femminile. Ho pensato molto ad investire in una squadra esistente, ma non mi sembrava giusto. Ecco perché facciamo il contrario. Non lo vedo come un progetto a breve termine. I nostri sponsor chiedevano da tempo un nostro investimento nel ciclismo femminile, ma pensavano che potesse rientrare nel nostro budget esistente. Non è vero. Non possiamo intaccare la qualità della squadra maschile, quindi abbiamo bisogno di fondi extra per la squadra femminile. Ho bisogno di tempo per trovarli. Per fortuna, gli agenti del ciclismo femminile non hanno la stessa urgenza degli uomini”.

Foto: Lapresse

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